UNO DEI GESTI di Spartaco che lasciò un vivido ricordo nella memoria degli antichi romani fu l’allestimento, da parte del capo ribelle, di ludi gladiatorii. A ruoli invertiti, però: gli spettatori erano gli ex gladiatori, e a lottare erano decine, o forse centinaia, di soldati romani fatti prigionieri e costretti a scontrarsi tra loro fino alla morte. Nell’Epitome della storia di Roma di Tito Livio, Floro racconta che i giochi vennero celebrati durante un funerale dai compagni degli schiavi caduti in battaglia e che Spartaco «ordinò ai soldati prigionieri di duellare fino alla fine attorno alla pira». Lo storico Paolo Orosio afferma invece che avvennero in occasione del funerale di una matrona che si era suicidata pur di non essere violata dagli insorti, e che vi presero parte 400 prigionieri.…
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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 187