Pier della Vigna (noto anche come Pier delle Vigne) fu una delle figure di maggior spicco alla corte di Federico II. Nato intorno al 1190 a Capua, salì alla ribalta come abile amministratore, diplomatico e poeta. In qualità di cancelliere si occupò della stesura di codici legali, della gestione delle relazioni diplomatiche con le potenze straniere e della supervisione della gestione quotidiana dell’impero. La sua carriera si concluse però tragicamente: nel 1249 cadde in disgrazia, forse a causa d’intrighi politici o della gelosia di cortigiani rivali. Accusato di tradimento, fu accecato, imprigionato e, secondo alcune testimonianze, si tolse la vita, incapace di sopportare la vergogna e le sofferenze inflittegli. È questa evidentemente la versione accettata da Dante, che nella sua Commedia lo colloca nel girone dei suicidi.…
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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 184