Ben poco sapremmo delle guerre che Roma combatté in Gallia dal 58 al 50 a.C. se il loro protagonista, Giulio Cesare, non avesse scritto i Commentarii de bello gallico (Commenti sulla Guerra gallica), capolavoro della letteratura latina di argomento militare con cui voleva dimostrare come le sue conquiste fossero una componente essenziale dell’espansione romana, ottenuta peraltro con notevoli sforzi da parte sua e dei suoi soldati.
Non ebbe mai la pretesa di trasformare le battaglie in una narrazione eroica, perché ambiva piuttosto a sottolineare come stesse lottando per la grandezza di Roma, anche se con ogni probabilità mirava pure a esaltare sé stesso. Tramite questa fonte e altre cronache dell’epoca si può dedurre che le guerre combattute in Gallia furono parte di un conflitto complesso, segnato sia dalle vicissitudini sul…
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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 184