La parabola artistica di Marc Chagall

Cento opere illustrano come il pittore russo naturalizzato francese e di origini ebraiche diede vita a mondi variopinti e fantastici

TRA AMORE, SOGNO E FIABA Un bel giorno, mentre mia madre con la pala stava infornando il pane, la afferrai per il gomito bianco di farina e le dissi: “Mamma, voglio fare il pittore”». Questo brano tratto da La mia vita (1923), opera autobiografica di Marc Chagall, segna l'inizio della sua carriera artistica tutta giocata tra sogno e magia. Chagall diede vita a uno spazio pittorico, lirico e fantastico dove «i personaggi volano come fossero uccelli; le slitte scivolano sopra le nuvole; la musica dei violinisti risuona fra i tetti […] gli asini camminano sui tavoli e gli innamorati si accarezzano dolcemente sotto mazzi di fiori variopinti» scrive la critica d'arte Dolores Durán Úcar. Una mostra a Conversano, in provincia di Bari, allestita nella storica residenza dei conti Acquaviva, ripercorre…

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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 185

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