Un secolo di rivalità olimpiche

Dalla loro rinascita nel 1896, i giochi olimpici hanno spesso riflesso tensioni internazionali e allo stesso tempo mostrato la capacità dello sport di unire gli atleti al di là delle differenze di cultura, religione o provenienza

LONDRA 1908: LA RIVALITÀ ANGLOSASSONE Durante le gare di atletica dei giochi di Londra del 1908 il comportamento chiassoso degli atleti statunitensi infastidì il pubblico fin dall'inizio e portò a una crescente rivalità con i britannici che raggiunse l'apice nei 400 metri piani. Arrivarono in finale tre nordamericani e un inglese (le gare erano a quattro). Vinse uno statunitense, John Carpenter, che però durante la prova aveva ostruito il passaggio al favorito locale, Wyndham Halswell: nel suo Paese era ammesso, ma in Gran Bretagna no. Nonostante le proteste della delegazione USA, fu decisa la squalifica di Carpenter e la ripetizione della gara. Gli americani si rifiutarono di partecipare e Halswell (in foto) corse la finale da solo, ovviamente vincendola. A partire dal 1912 si decise dunque che i giudici sarebbero…

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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 186

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