I GRECI concepirono un dio che personificava la vecchiaia: Geras. Verso il 700 a.C., nella Teogonia, Esiodo parla di «vecchiaia rovinosa», un essere maschile generato dalla Notte (figlia del Caos originario), il quale vive nell'anticamera dell'Ade ed è compagno di Thanatos, la morte. Viene rappresentato come misero, ingobbito, curvo su un bastone e con i genitali gonfi. Nella pelike o brocca ateniese del V secolo a.C. riprodotta accanto a queste righe (Museo del Louvre), Eracle colpisce Geras con la clava. Visto che l'eroe morì giovane ed ebbe accesso all'Olimpo, l'interpretazione più plausibile è che si tratti di un'allegoria della vittoria sulla vecchiaia.…
You're reading a preview of
Storica (Digital) - 1 Issue, N. 186