"La bella estate" il titolo di questa raccolta di romanzi brevi di Cesare Pavese pubblicata nel 1949. Il volume composto da tre testi: "La bella estate", "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole". Con essi Pavese si aggiudica il Premio Strega nel 1950. I tre romanzi brevi, seppur compiuti in se stessi, sono accomunati dalla tematica del passaggio traumatico dall'et adolescenziale a quella adulta, che porta inevitabilmente i protagonisti alla delusione e alla frustrazione. L'ambientazione scelta per questo trittico prevalentemente cittadina, a differenza di altre opere di questo periodo, anche se la campagna rimane comunque presente sullo sfondo delle storie.Si tratta di un clima morale, un incontro di temi, una temperie ricorrente in libero gioco di fantasia. Un tema ricorrente in ciascuno dei vari intrecci e ambienti quello della tentazione, dell'ascendente che i giovani sono tutti condannati a subire. Un altro la ricerca affannata del vizio, il bisogno baldanzoso di violare la norma di toccare il limite. Un altro, l'abbattersi della naturale sanzione sul pi incolpevole e inerme, sul pi "giovane". (Cesare Pavese)
"La bella estate" il titolo di questa raccolta di romanzi brevi di Cesare Pavese pubblicata nel 1949. Il volume composto da tre testi: "La bella estate", "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole". Con essi Pavese si aggiudica il Premio Strega nel 1950. I tre romanzi brevi, seppur compiuti in se stessi, sono accomunati dalla tematica del passaggio traumatico dall'et adolescenziale a quella adulta, che porta inevitabilmente i protagonisti alla delusione e alla frustrazione. L'ambientazione scelta per questo trittico prevalentemente cittadina, a differenza di altre opere di questo periodo, anche se la campagna rimane comunque presente sullo sfondo delle storie.Si tratta di un clima morale, un incontro di temi, una temperie ricorrente in libero gioco di fantasia. Un tema ricorrente in ciascuno dei vari intrecci e ambienti quello della tentazione, dell'ascendente che i giovani sono tutti condannati a subire. Un altro la ricerca affannata del vizio, il bisogno baldanzoso di violare la norma di toccare il limite. Un altro, l'abbattersi della naturale sanzione sul pi incolpevole e inerme, sul pi "giovane". (Cesare Pavese)