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26 Articles

Mollare tutto per ricominciare altrove. Stile, vita, amici, città. Per “Vogue” il nuovo anno inizia così, come ha fatto Damiano David. Di lui, oltre all’indiscutibile fascino, mi colpisce la consapevolezza. La sua musica che sente come una responsabilità da proteggere, la famiglia che viene prima di tutto, il successo che può trasformarsi in una trappola. Una lucidità che a 25 anni sicuramente presenta un conto da pagare, soprattutto per un’artista. Queste le sensazioni a caldo dopo aver letto la chiacchierata del cantante, per la prima volta su una copertina nelle nuove vesti da solista, con il premio Pulitzer Andrew Sean Greer da poco trasferitosi in Italia, la rotta opposta rispetto al suo intervistato. Una storia che mi sta particolarmente a cuore perché segna anche il ritorno di Steven Klein sul…

LA RINASCITA DEI CLUB

Ogni settimana, al Prospect Park di Brooklyn, un gruppo di adolescenti si riunisce per non usare il telefono insieme. Leggono, suonano la chitarra, parlano tra di loro; si sono anche dati un nome: The Luddite Club, e continuano a (r)accogliere proseliti. Ad Amsterdam, un’altra banda di giovanissimi ha fondato The Offline Club, che organizza eventi all’eco del mantra “Swap screen time for real time”. E mentre a Londra il casting director Tom Macklin ha creato il suo Club Ciné, il cui seguito è stato tale da sfociare in un progetto editoriale, a Milano durante lo scorso Salone del Mobile Miu Miu ha allestito il suo primo Literary Club al Circolo Filologico. La tendenza globale è cristallina: torna la voglia di riunirsi intorno a passioni comuni, e di farlo prendendosi una…

LA RINASCITA DEI CLUB

Glamour & AVANGUARDIA

George Hoyningen-Huene è stato un pioniere della fotografia di moda. Fondendo estetica classica e influenze d’avanguardia, ha contribuito a trasformarla in un’autentica forma d’arte. Non è un caso che oggi il Palazzo Reale di Milano celebri la sua opera con una mostra: George Hoyningen-Huene: Glamour e Avanguardia. Curata da Susanna Brown e realizzata in collaborazione con gli Archivi George Hoyningen-Huene di Stoccolma, sarà visitabile dal 21 gennaio al 18 maggio 2025 e porterà in scena oltre 110 fotografie e materiali d’archivio per celebrare il suo impatto duraturo sulle arti visive del XX secolo (e oltre). «Hoyningen-Huene ha spinto l’arte della fotografia di moda in direzioni innovative, traendo ispirazione dal classicismo romano e greco. Ha vissuto una vita affascinante in Europa e America, e sono entusiasta di condividere le sue storie…

Glamour & AVANGUARDIA

Per capire il mondo

Che cos’è un museo oggi? Per Paola Antonelli la risposta è chiara: è il centro di ricerca e sviluppo della società. Nata in Sardegna e cresciuta a Milano, da 30 anni cura mostre e molto altro al MoMA di New York, dove oggi ricopre la carica di Senior curator per il Department of Architecture and Design, oltre a dirigere l’area di Research and Development. Con il suo lavoro di curatrice ha definito una professione, legando a doppio filo design e società. Lo ha fatto occupandosi di sedie e tavoli, ma anche di angeli e bullismo, passando per armi e videogiochi, senza dimenticare la moda. Con chiarezza e generosità, in questa intervista ci svela il suo percorso professionale e di vita, dove scelte e adattamenti incontrano determinazione e visione. Come è…

Per capire il mondo

La moda si mangia?

Una delle prime fibre derivate da un prodotto alimentare, il latte, fece grande notizia nella filiera tessile: erano gli anni Trenta del secolo scorso e Antonio Ferretti lanciava Lanital, sintetizzando il latte da cui estraeva la caseina lavorandola come fosse lana. Fu un successo, ma l’avvento delle fibre sintetiche negli anni Sessanta pose fine agli esperimenti sulle fibre derivate dal latte. Fino a una decina d’anni fa, quando, con il desiderio di contrastare gli sprechi della bevanda, diverse aziende tessili hanno lavorato a una nuova versione della fibra, più resistente e sostenibile, scelta anche da designer come Mossi Traoré. Da lì in poi il legame tra cibo e moda si è fatto più stretto, anche per combattere lo spreco alimentare che l’Agenda 2030 dell’Onu punta a dimezzare entro i prossimi…

La moda si mangia?

FUORI DAL CAMPO, DENTRO LA VITA

Un’immagine che non dimenticheremo facilmente: Myriam Sylla, il volto rigato da lacrime di gioia, corre ad abbracciare suo padre dopo aver vinto la medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi. Fast forward. Novembre 2024. L’ex capitana della Nazionale italiana di pallavolo, che in numeri conta 182 (cm, la sua altezza) per 30 (anni, l’8 gennaio) per 17 (la sua maglia), posa sul set fotografico di Vogue Italia. Outfit eleganti, chioma voluminosa, fisicità imponente eppure aggraziata – da piccola studiava danza classica. Due momenti tanto diversi fra loro, ma con una costante: la luce dei suoi occhi, che illumina la risata contagiosa e guida il corso di una conversazione, la nostra, bagnata da altre lacrime di pura emozione. Per esempio quando parla di sua madre, mancata alcuni anni fa. «La medaglia olimpica gliela…

FUORI DAL CAMPO, DENTRO LA VITA

LA MIA GRANDE MELA

“Svegliarsi nella città che non dorme mai e qui scoprirsi re”. Parafrasando la celeberrima New York, New York di Liza Minnelli (ma ancor più di Frank Sinatra), dev’essere stata questa la sensazione che ha provato Giorgio Armani nel suo viaggio che ha celebrato l’apertura del building Armani/Madison Avenue. Del fatto che per molti, negli Stati Uniti, lo stilista sia sinonimo di Made in Italy, lui commenta: «Credo sia un grande onore, ed è anche la più bella ricompensa per un lavoro costante volto a creare uno stile che fosse veramente mio». In cui immergersi, ora, grazie ai 9mila metri quadrati su 12 piani al 750 di Madison Avenue, un edificio riprogettato in stile anni 30 e 40 in partnership con SL Green Realty Corp. e lo studio di architettura Cookfox.…

LA MIA GRANDE MELA

Rompere gli schemi in ogni ambito, inclusa la moda, può cambiare il corso degli eventi. Nei casi più potenti, può perfino segnare un’epoca. È avvenuto nel 2003, quando l’iconico monogramma Louis Vuitton ha incontrato l’universo immaginifico di Takashi Murakami, artista apprezzato a livello internazionale per la sua straordinaria capacità di combinare arte tradizionale giapponese e fantascienza, anime e stravaganti personaggi “kawaii”. Le socialite e le star di quegli anni ne divennero subito ossessionate. Tra queste c’erano anche Paris Hilton e Lindsay Lohan, che sfoggiavano le ambite it bag con i loro look Y2K, stile oggi tornato di grande tendenza. Sarà per questo che la riedizione del progetto Louis Vuitton x Takashi Murakami, annunciata in occasione del 20esimo anniversario dalla prima collaborazione, appare più azzeccata che mai. «La nostra collaborazione è…

A LETTO CON DANIEL

Èstato durante il secondo giorno di prove per Queer di Luca Guadagnino che, mentre si rotolava sul pavimento mezzo nudo con Daniel Craig, Drew Starkey ha capito che il suo primo ruolo cinematografico importante avrebbe significato per lui mettere da parte tutte le proprie inibizioni. «Non ho mai affrontato niente del genere», ricorda di aver pensato l’attore 31enne – giunto al successo grazie alla serie di Netflix Outer Banks –, mentre lui e Craig si preparavano per le numerose scene di sesso presenti nel film, la cui uscita nelle sale italiane è prevista a febbraio 2025. «Ma poi tutto è diventato molto... ritualistico. E, quando è arrivato il momento delle riprese, ci siamo detti: “Facciamolo e basta”». E, decisamente, lo hanno fatto. Torrido e surreale adattamento dell’omonimo scioccante romanzo semi-autobiografico…

A LETTO CON DANIEL

Ci vediamo in PISTA

L'account @nightlifelara ha più di 700mila follower su Instagram, dove posta ogni giorno video di ragazze che escono dalla discoteca: sono amiche che si tengono in equilibrio tra tacchi vertiginosi e abiti attillati mentre si fanno strada, alle prime luci dell’alba, in varie città del mondo. Alcune inciampano, altre si aiutano ad alzarsi dal marciapiede: hanno l’aspetto confuso ma sono sempre sorridenti. E una vera e propria community le segue nelle loro avventure notturne, condivide e commenta assiduamente i video. Mi trovo a parlarne con Tea Hačić-Vlahović, che in tema di feste è una vera autorità: le raccontava nella sua rubrica su Vice Italia e ne ha scritto nel suo romanzo L’anima della festa (2021, Fandango). Tea è stata, è e sempre sarà una party girl, che, nella sua definizione,…

Ci vediamo in PISTA

Hotel Extravaganza

Negli interni di oggi è tornata la voglia di giocare. Con le forme, con i colori, con le epoche. Sarà una reazione istintiva all’ansia del contesto geopolitico e climatico? Un facile escapismo ciclicamente aggiornato? I massimalisti novecenteschi (Robert Venturi in testa) avrebbero risposto: “Less is a bore”. In effetti il design minimalista e certe architetture monacali che, dai primi anni Duemila, si sono fatti largo nelle case, stanno cedendo il passo all’eclettismo, all’avventuroso mix and match di epoche e stili, così come all’uso del colore, delle carte da parati, della passamaneria e dei tessuti stampati. Per capire di cosa stiamo parlando basta scorrere le collezioni di brand come Etro Home o di Inkiostro Bianco, seguaci di un barocco rétro che ha come numi tutelari David Hicks, Josef Frank, Ken Scott…

Hotel Extravaganza

Vi svelo un SEGRETO

Quando la incontriamo in occasione del lancio della nuova borsa C-ME di Coccinelle, Behati Prinsloo sfoggia un look dark: un tubino nero con spalle scoperte drappeggiato sui fianchi. La famosa top model è il volto del marchio e ospite d’onore dell’evento. Sembra raggiante. Ad “accendere” l’ensemble è la it-bag protagonista della serata, declinata in un colore rosso intenso. «Sin dal primo sguardo sul set è diventato il mio accessorio imprescindibile, sia di giorno che di sera», ci racconta. «Pratica e versatile, con il suo design elegante e sofisticato è perfetta per ogni occasione e si adatta facilmente a qualsiasi look. L’ho scelta in rosso perché è il colore che uso di più, insieme al nero. Penso siano due soluzioni senza tempo». E con una carriera come la sua, che la…

Vi svelo un SEGRETO

Questa non è una sedia

L'espressione Laundry Chair (o “sedia dei vestiti”) viene usata per indicare la seduta che tutti abbiamo nelle nostre case: quella sulla quale accumuliamo i capi smessi a fine giornata. Un fenomeno che non è sfuggito nemmeno a Whirlpool, che, in collaborazione con Natuzzi e l’architetto Fabio Novembre, ha da poco creato Wash Less: una speciale poltrona che, grazie alle ramificazioni presenti sul retro, consente di appendere gli indumenti non completamente puliti ma non ancora pronti per la lavatrice. L’ultimo report Ipsos, infatti, mostra che il 24% degli italiani lava i vestiti dopo un solo utilizzo. Obiettivo del colosso degli elettrodomestici è quindi quello di contrastare questa abitudine e ispirare il cambiamento, con un design innovativo che incoraggia il naturale flusso tra indossare, far arieggiare, re-indossare e lavare, consentendo così di…

Questa non è una sedia

LA MONTAGNA INCANTATA

Chi ama lo sci, ama la Val Gardena. E ci va per gli 80 impianti di risalita distribuiti su 175 chilometri di piste perfettamente preparate da Dolomiti Superski. Ma non solo. A fare la differenza, qui, è l’ampiezza e la bellezza incomparabile del panorama montuoso. Esempio perfetto è La Longia, che coi suoi 10,5 chilometri è la pista più lunga delle Dolomiti ma soprattutto abbraccia con lo sguardo, dal monte Seceda, le aguzze Odle e il maestoso Sassolungo. Consiglio: percorretela al tramonto, quando le cime diventano rosa per la cosiddetta “enrosadira”, dopo un ultimo brindisi alla baita Sofie che, con le sue vetrate a tutta altezza e le 300 etichette di vino, è un punto d’incontro imprescindibile. Da inizio dicembre questo picco del piacere gastronomico (si trova a 2410 metri)…

LA MONTAGNA INCANTATA

L’Epifania del cashmere

C’è differenza tra voler essere diversi e distinguersi. Nel primo caso ci si impegna, senza certezza di successo; nel secondo si riesce a comunicare naturalmente unicità. In quest’ultima categoria rientra senz’altro Loro Piana, che della qualità senza compromessi ha fatto la sua missione da cento anni esatti. Un successo made in Italy da headliner, come riassume bene il brand leader Greg Hoffman: «I buoni marchi creano momenti, i grandi marchi creano movimenti». Del resto si parla sempre più spesso di meaningfulness, o significatività, e non potrebbe esserci termine più adatto per descrivere un brand in grado di essere popolare, non-stop, per decenni. Ne dà dimostrazione anche l’autore e storico Nicholas Foulkes nel coffee table book Loro Piana: Master of Fibres, appena pubblicato da Assouline per il centenario del brand nato nel…

L’Epifania del cashmere

LA DIFFERENZA È UNA RISORSA

Al principio del secolo scorso, il filosofo e psichiatra martinichese Frantz Fanon scriveva che «ogni generazione deve pensare una società futura in cui il razzismo non sia più una barriera e l’inclusione sia il fondamento della convivenza». Un secolo dopo, il mio tè con Marilena Umuhoza Delli si apre proprio con questa citazione. Nel suo ultimo libro Storia vera dell’Italia nera (Piemme), l’autrice e attivista afroitaliana punta i riflettori sulle persone afrodiscendenti che hanno avuto un impatto determinante sulla storia del nostro Paese, ma che spesso sono state dimenticate e omesse dai testi scolastici. «Il pubblico ha accolto molto positivamente il volume, non solo in Italia ma anche nelle università americane», mi spiega. L’interesse e la partecipazione agli incontri riflettono il desiderio di riscoprire e comprendere aspetti poco conosciuti della…

LA DIFFERENZA È UNA RISORSA

Nel 1968 ha provocato i benpensanti, oggi è un libro dal sapore allo stesso tempo nostalgico e premonitore. È da poco tornato in libreria grazie a Nottetempo Le pervestite di Camilla Cederna, un volume che raccoglie 24 articoli usciti su L’Espresso da gennaio 1967 a gennaio 1968. A seguirne la cura, come già in precedenza per Camilla, la Cederna e le altre e Maria Callas, è stata Irene Soave, che commenta: «Leggere gli scritti di Cederna in ordine cronologico è come leggere una storia d’Italia quasi inesplorata, piccola e intima». Una storia di uomini e donne che, tra indignazione e provocazione, ha trattato con serietà le cose frivole e con leggerezza le cose gravi. Giornalista milanese nata nel 1911 e morta nel 1997, nel corso del secolo scorso Cederna ha,…

Tra NATURA e ARTIFICIO

Jean Schlumberger, leggendario disegnatore di Tiffany & Co. dagli anni Cinquanta, diceva sempre: «Voglio cogliere l’irregolarità dell’universo». L’irregolarità era quella varietà di colori, texture e impressioni della natura che la sua penna fatata sapeva far rivivere nei gioielli, fino a renderli dinamici, quasi fossero realmente in movimento. Di origini francesi, Schlumberger amava i mondi esotici, viaggiava in Asia, tra l’India e Bali e nei Caraibi. Nella sua casa coloniale sull’isola di Guadalupa s’immergeva completamente nella natura e lasciava fluire forme immaginifiche, motivi eleganti, che trasferiva sull’oro e le pietre. Aveva sempre con sé un blocco di fogli di carta da lucido, la matita e l’inchiostro di china che usava come un acquerello. Lì, tra orchidee, cascate verdi e dune di sabbia prese vita uno dei suoi più grandi capolavori: la…

Tra NATURA e ARTIFICIO

Infinite possibilità

Tra le unità di misura più significative che utilizziamo, spesso senza neanche renderci conto della loro importanza, ci sono gli anni. Questa misura del tempo si applica dalle traiettorie dei corpi celesti alla nostra stessa vita. Ma con gli anni si misurano anche le scoperte scientifiche. Molte di queste, infatti, richiedono ben più di alcuni mesi per venire alla luce. Si susseguono centinaia di test – a volte migliaia – prima di arrivare alla formula perfetta. E spesso ci vogliono anni, appunto. «Quando ho iniziato a lavorare per Dior dieci anni fa, già discutevamo di come avremmo potuto ampliare questa tecnologia per renderla più inclusiva», racconta Peter Philips, Direttore Creativo e dell’Immagine del Make-Up Dior, riferendosi a Dior Addict Lip Glow, il rossetto che si adatta al pH della mucosa…

Infinite possibilità

C’è una strana sensazione, tra curiosità, sorpresa e sbigottimento, nell’accarezzare quella porzione di pelle tra naso e labbra che prima era liscissima e improvvisamente ispida e appuntita. Il corpo, a differenza della mente, gioca da battitore libero, vive di improvvisazione e bussa alla porta dell’adolescenza con due linee scure ben definite chiamate baffetto. Non ancora baffo, folto, imponente e autoritario, ma la sua forma più acerba e buffa fine dell’età dell’innocenza. Vanto, rito di iniziazione che riempie di innocente orgoglio, o scherno, un’ombra sospetta su volti fino a ieri rosei. Immagino il Novecento come un uomo centenario, ogni decade corrisponde a un’età. Gli anni Venti sono la sua adolescenza e, in linea con il primissimo strato di peluria sui lineamenti di un giovane, il baffetto di quegli anni è sottilissimo,…

Definire la passione non è facile. Le sfumature del termine includono movimento, energia, intensità; caratterizzano una pulsione verso qualcosa che ci appare giusto e ci fa stare bene. Tradurre tutto questo in un profumo è certamente una sfida. L’ha accettata il naso francese Julie Massé, che l’ha trasformata nel quarto capitolo della linea Sì Passione di Giorgio Armani: Sì Passione Eau de Parfum Intense, una nuova fragranza floreale-legnosa caratterizzata da un cuore di gelsomino intenso e pensata per una personalità indomita, mossa da uno spirito di conquista. «Indossarla fa venire voglia di uscire di casa e dire di “sì”», mi spiega Sadie Sink, Global Ambassador di Armani Beauty. Quando la incontro a Venezia il giorno dopo il party di lancio, l’attrice texana mi sorprende rivelandosi molto diversa da Max, la…

QUANTI ANNI MI DAI?

Una volta mio nonno mi disse: «Se non fai, non sai». Una massima che ho inciso nella memoria e ho applicato a molte cose della vita, anche discutibili, ma comunque utili per una crescita personale più o meno equilibrata. Di sicuro, curiosa. Per questo, quando mi hanno invitato alla Sha Clinic in Spagna, tra le più famose medical Spa al mondo, eletta World’s Best Wellness Clinic 2024, non ci ho pensato due volte. Certo, non sapevo bene cosa mi aspettasse. Sin da subito ho provato un mix di emozioni contrapposte: la gioia per la prospettiva di ritagliarmi un momento per me e il timore di quel temibile test che rivela la tua età biologica, cioè i veri anni del tuo corpo sulla base del suo reale invecchiamento. Che non è…

QUANTI ANNI MI DAI?

Anche la skincare sembra essere diventata un impegno nel 2024. Tendenze, step infiniti e nuovi prodotti possono mettere pressione anche su un gesto di amore come quello di prendersi cura di sé. Si chiama “wellness fatigue” ed è una delle derive in cui veniamo spinti dalla sovrastimolazione del nostro tempo. Per evitare di finirci dentro il consiglio è uno: eliminare il superfluo e capire di cosa si ha davvero bisogno. Si muove in questa direzione Drunk Elephant, brand di skincare nato nel 2013 da un’idea di Tiffany Masterson, che ha reso una passione personale e un bisogno – quello di formulazioni delicate per la cura della pelle sensibile – una missione. Determinante fu l’incontro con un ingrediente specifico durante una sessione di ricerca: l’olio di marula, un prodotto molto idratante…

Un atto di responsabilità

«La pelle è come una carta geografica emotiva che impallidisce, arrossisce, si accappona». Descrive così il più esteso dei nostri organi lo psichiatra Vittorio Lingiardi nel suo ultimo libro Corpo, umano (Einaudi). Involucro e confine, la pelle si fa carico delle ferite, elimina sostanze tossiche, regola l’idratazione e la temperatura. È coinvolta anche nell’epigenetica, che si occupa dei mutamenti dell’espressione genica legati allo stile di vita. Un campo su cui negli ultimi anni si è concentrata la ricerca cosmetica. Come ha fatto l’équipe scientifica Clarins che, con uno studio clinico condotto su 60 donne gemelle omozigote, è riuscita a effettuare una mappatura completa degli effetti dell’epigenetica sul processo d’invecchiamento cutaneo, misurando con precisione la presenza e l’intensità dei segni visibili sul volto, tra cui le rughe, i pori e l’uniformità…

Un atto di responsabilità

C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA

Deve essere stato difficile, a 24 anni, trasferirsi dall’altra parte del mondo, a Los Angeles. Ma è quello che ha fatto Damiano David: lasciare Roma, allontanandosi dalla famiglia, dagli amici e dagli altri membri della band dei Måneskin, per realizzare l’album da solista in uscita nel 2025. Il genere di salto nel buio che un artista deve fare, a un certo punto della vita: un salto verso se stesso. «All’inizio, è stato davvero spaventoso», racconta. «È stato uno shock culturale. Ed è stato difficile trovare il mio posto in quella città». Camicia bianca sbottonata, a rivelare i suoi famosi tatuaggi, Damiano appare calmo mentre parliamo. Nulla lascia trasparire la paura che ha provato al suo arrivo a Los Angeles. «Se sei europeo, a sconvolgerti è anzitutto il fatto che non…

C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA

ARIETE Giove è sempre il pianeta della vostra fortuna, ma la terza decade, alle prese con le insofferenze di Marte, alterna momenti di malinconia a improvvisi exploit, e sbuffa come un bufalo che minaccia di perder la pazienza. Beatitudine vigorosa e attiva per le prime due decadi, che non accusano la fatica e scendono anche dalla pericolosa pista nera. Con eleganza e massima efficacia. CANCRO In qualunque luogo abbiate festeggiato l’anno nuovo e con qualunque spirito, potete pensare che prima della fine dell’inverno si possono conquistare i più significativi successi. Conditi naturalmente da quel tocco eccentrico e magico che è la caratteristica che fa la differenza. Magnifica la lucidità mentale. Nessuno di voi gira con gli occhiali increspati dalla brina nebbiosa delle passioni tristi. BILANCIA Maestri di bellezza, per il…

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