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100 Articles

PERCHÉ RISOLVIAMO I PROBLEMI AGGIUNGENDO, ANZICHE TOGLIENDO?

Si tratta di una tendenza molto comune: basti pensare per esempio alla costruzione di sempre nuove strade per risolvere il problema del traffico, invece che provare a ridurlo, per esempio spostando merci sui treni o incentivando il lavoro a distanza. Aggiungere anziché sottrarre per risolvere i problemi è un modo di pensare pigro e pieno di pregiudizi, che sarebbe ora di superare, sostiene una nuova ricerca. INGEGNERIA. Del “barocchismo delle soluzioni” si è accorto l’ingegnere Leidy Klotz, dell’Università della Virginia, mentre giocava con il Lego con il figlio: trovandosi a dover raddrizzare un ponte con una gamba più lunga delle altre, si era messo a cercare pezzi per pareggiarle, ma intanto il bambino aveva già risolto il problema levando un mattoncino a quella più lunga. Visto che la tendenza ad aggiungere…

PERCHÉ RISOLVIAMO I PROBLEMI AGGIUNGENDO, ANZICHE TOGLIENDO?

QUAL È LA COSA PEGGIORE CHE PUÒ SUCCEDERE A UN PESCE? Ce lo chiediamo a pag. 6 e, detta così, può sembrare una questione un po’ campata per . Invece, come spesso con gli argomenti di Focus D&R, anche questa volta una domanda dalla risposta apparentemente facile (essere mangiato, no?) permette la scoperta di scenari, in questo caso subacquei, da un punto di vista insolito e per questo molto più interessante. Lo stesso accade a pagina 22, dove ci chiediamo perché in Perù pesiamo un po’ di meno che a casa nostra. Merito della dieta locale, a base di ceviche e picarones? No. In realtà tutto dipende dall’accelerazione di gravità ma per scoprire che cos’è e che effetto fa sulle bilance, dovete proprio andare a pag. 22. Buona lettura!…

QUAL È LA COSA PEGGIORE CHE PUÒ SUCCEDERE A UN PESCE?

Non, come si potrebbe pensare, essere divorato in un sol boccone da un pesce più grosso. Ai piccoli pesci può succedere di tutto: essere tagliati in due, stritolati, paralizzati dal veleno o storditi prima di essere ingoiati. Può addirittura capitare di venire catturati dallo stomaco del predatore che esce dal corpo per mangiarli! IL VERME BOBBIT (Eunice Aphroditos), per esempio, che vive nei sedimenti dei fondali oceanici, è un anellide (cioè ha il corpo suddiviso in elementi ripetuti che da fuori sembrano anelli) lungo fino a 3 metri. Quando una delle sue antenne gli segnala la presenza di una preda scatta e usa il suo morso, così potente che può arrivare a tagliarla in due. L’ARAPAIMA GIGANTE (Arapaima gigas), originario del Rio delle Amazzoni, è considerato il più grande pesce di acqua…

QUAL È LA COSA PEGGIORE CHE PUÒ SUCCEDERE A UN PESCE?

Il passerotto sta scomparendo?

A quanto pare sì. È noto che in Europa la sua popolazione si sarebbe ridotta in modo allarmante: addirittura del 60%, mentre è in crescita quella dei falchi, predatori dei passeri. Ora, uno studio della Cornell University fa il punto sullo “stato di salute” di questa comunissima specie negli Usa, dove fu introdotta a metà dell’Ottocento. Anche qui, però, il passerotto è in diminuzione: meno 22% nelle zone urbane, mentre in quelle rurali il Passer domesticus sarebbe rimasto stabile. SEMPLICI CITTADINI. Non c’è nessuna relazione però con le popolazioni di falchi, che sono stabili. Le cifre derivano da un censimento condotto con la tecnica della citizen science (si chiede alle persone di segnalare ogni volta che avvistano un esemplare). Si stima che negli Usa vivano 82 milioni di passerotti, mentre nel…

Il passerotto sta scomparendo?

I draghi sono esistiti veramente?

Bologna, 13 maggio 1572: fuori dalle mura della città, un contadino si imbatte in un drago e lo uccide. Inizia così la storia del “drago di Bologna” descritto nei libri dell’epoca. Il corpo fu affidato per l’autopsia a Ulisse Aldrovandi (1522-1605), uno dei più famosi naturalisti dell’epoca, padre della Storia naturale moderna. Oggi, alcuni ricercatori mettono in relazione la comparsa del drago con l’evento accaduto quello stesso giorno, l’elezione a Papa del bolognese Ugo Boncompagni (1502-1585) con il nome di Gregorio XIII. Il pontefice, con un drago nell’insegna araldica di famiglia, era un parente di Aldovrandi da parte di madre. L’ipotesi è che lo scienziato abbia creato a tavolino quell’essere cucendo insieme carcasse di vari animali, e questo per dimostrare che il drago era un fatto naturale e non un…

I draghi sono esistiti veramente?

YOGHI È UN LADRO?

Sì, e non solo del cestino da picnic incautamente abbandonato nel parco di Yellowstone. L’orso bruno (rappresentato dal personaggio di Yoghi nel celebre cartone animato di Hanna & Barbera) è un ladro anche in ambienti naturali, perfino in quelli selvaggi. Non si limita insomma a pescare nei bidoni dei rifiuti delle case isolate, come spesso accade. Recentemente, ha imparato a rubare il pasto ai puma. Lo hanno notato gli studiosi dell’Università dell’Illinois, utilizzando telecamere nascoste nella Mendocino National Forest, un parco che si trova nel nord della California. LA LEGGE DEL PIÙ FORTE. Gli orsi aspettano che il puma abbia ucciso un cervo e poi, forti della loro mole, glielo sottraggono. Questo comportamento degli orsi ha portato a notevoli cambiamenti anche nel modo di vivere dei puma, che anziché nutrirsi una…

YOGHI È UN LADRO?

Perché i pinguini “sparano” le loro feci?

Per tenere pulito il nido e salvaguardare così l’igiene dei propri piccoli. I pinguini, infatti, hanno sviluppato la capacità di espellere le proprie feci (di consistenza semi-liquida) a una velocità di circa 7 km/h, dieci volte superiore rispetto a quella umana. Queste, una volta espulse, atterrano così facilmente a oltre un metro di distanza dal nido, mantenendolo pulito. A prendersi la briga di calcolare velocità e pressione della defecazione di un pinguino sono stati nel 2003 i fisici tedeschi Victor Meyer-Rochow e Jozsef Gal dell’Università di Brema, ricevendo per questo lavoro un premio IgNobel, riconoscimento satirico che dal 1991 viene assegnato dall’Università di Harvard alle ricerche scientifiche più assurde. A calcolare traiettoria e distanza della deiezione, invece, ci hanno pensato i ricercatori giapponesi della Kochi University.…

Perché i pinguini “sparano” le loro feci?

QUAL È L’UCCELLO PIÙ VECCHIO DEL MONDO?

L’uccello più vecchio, fra quelli di cui è nota l’età, è una femmina di albatros che vive sull’atollo di Midway, nell’Oceano Pacifico, a ovest delle isole Hawaii. Il suo nome è Wisdom: fu catturata per la prima volta nel 1956, quando aveva già 5 anni. In quell’occasione, l’ornitologo statunitense Chandler Robbins le mise una fascetta sulla zampa, per poterla seguire nel tempo. Nonostante l’età, nei mesi scorsi Wisdom è diventata nuovamente mamma: il suo uovo si è infatti schiuso il 1° febbraio. Durante la sua vita, questa femmina di albatros ha avuto oltre 30 piccoli ed è sopravvissuta a tutti i suoi precedenti partner, trovandone recentemente un altro. Nel 2011, Wisdom è anche scampata allo tsunami che si è generato in seguito al terremoto responsabile dell’incidente di Fukushima. In quell’occasione,…

QUAL È L’UCCELLO PIÙ VECCHIO DEL MONDO?

COME FANNO LE RANE A SENTIRSI NEL FRACASSO GENERALE?

In effetti le rane durante la stagione riproduttiva, quando i maschi di tante specie attirano le femmine con i loro gracidii, hanno lo stesso problema di chi va ad assistere a un concerto rock: comunicare con gli individui di interesse, nell’assordante fracasso generale. Ma loro hanno trovato una soluzione, annunciata su Current Biology dal biologo Norman Lee, del St. Olaf College in Minnesota, dopo aver esaminato con un laser quali frequenze sonore raggiungessero l’orecchio di una femmina di raganella, Hyla cinerea. UN FILTRO CONTRO IL RUMORE. Lee ha scoperto che quando ascolta i gracidii di vari maschi, i suoi polmoni pieni di aria tendono ad assorbire le frequenze dei richiami diversi da quelli della sua specie. In altre parole, la raganella ha un filtro antirumore incorporato, che gli fa percepire solo…

COME FANNO LE RANE A SENTIRSI NEL FRACASSO GENERALE?

Le foche possono cantare?

SÌ In uno studio sullo sviluppo del linguaggio umano, alcuni ricercatori dell’Università di St. Andrews, in Scozia, hanno condotto un esperimento su tre foche grigie cresciute in cattività, insegnando loro a riprodurre dei suoni. Gli scienziati hanno seguito le tre foche sin dalla nascita per capire quale fosse il loro naturale “repertorio vocale”. Le hanno poi addestrate a replicare alcune celebri melodie, tra cui il tema di Star Wars e la ninna nanna Twinkle, Twinkle, Little Star per capire se fossero capaci di modulare suoni per loro del tutto nuovi, attraverso un processo di adattamento simile a quello che permette agli umani di usare le proprie corde vocali. La più brava delle tre è riuscita a riprodurre fino a dieci note di una canzone, un risultato che mostra come le…

Le foche possono cantare?

Quanti cuori ha il polpo?

I polpi non finiscono mai di stupire, tanto che a molti piace pensarli come una specie aliena. Non tutti sanno, però, che questi molluschi cefalopodi ottopodi hanno tre cuori: due periferici e uno centrale. I primi due pompano il sangue nelle branchie, dove avviene lo scambio di ossigeno. Il sangue ossigenato viene poi pompato dal terzo cuore, quello centrale, verso il resto del corpo. Questa anatomia è legata al fatto che il polpo ha sangue blu, e non rosso come quello umano. La differenza di colore è nella proteina che trasporta l’ossigeno: per il polpo l’emocianina, per l’uomo è l’emoglobina. Il polpo ha dunque un sistema circolatorio più complesso per garantire l’ossigenazione al suo corpo tutto muscoli e... anche ai suoi nove cervelli!…

Quanti cuori ha il polpo?

Perché i gorilla si battono il petto con le mani?

È un gesto che i gorilla fanno stando in piedi, battendosi rapidamente il petto con le mani a coppa. Il suono che producono può essere sentito a più di un km di distanza. Alcuni ricercatori dell’istituto Max Planck di Lipsia (Germania) hanno utilizzato una tecnica non invasiva, la fotogrammetria, per misurare in modo non invasivo le dimensioni del corpo dei gorilla di montagna selvatici maschi adulti monitorati dal Dian Fossey Gorilla Fund nel Parco nazionale dei vulcani, in Ruanda. Gli scienziati hanno scoperto che i maschi più grandi emettevano battiti del torace con frequenze di picco inferiori rispetto a quelli più piccoli. In altre parole, i battiti trasmettevano informazioni riguardanti la dimensione del corpo dei gorilla. Grazie a questi suoni gli altri gorilla capiscono quanto è grande chi si batte…

Perché i gorilla si battono il petto con le mani?

Per dormire bisogna avere un cervello?

Non necessariamente. Un gruppo di ricerca giapponese ha riportato su Science Advances di aver scoperto che l’idra (Hydra vulgaris), un piccolo polipo di acqua dolce che ha solo un abbozzo di sistema nervoso, esibisce comportamenti paragonabili al sonno negli animali più evoluti. La principale differenza è che li alterna ogni 4 ore. I periodi di inattività, però, gli servono per l’omeostasi (cioè adattare le proprie caratteristiche chimico-fisiche all’ambiente) e la proliferazione cellulare, e sono modulati da geni che fanno sintetizzare alle cellule sostanze simili a quelle che promuovono il sonno in animali più evoluti, come la melatonina. La differenza è l’effetto di un’altra molecola, l’ornitina, che nel moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) promuove il sonno mentre nell’idra lo inibisce. La scoperta mostra che il sonno è comparso molto prima di…

Per dormire bisogna avere un cervello?

Si sono estinti più velocemente gli animali marini o quelli terrestri?

Quelli marini. Lo ha accertato un recente studio pubblicato su PNAS. La ricerca ha approfondito il peggior evento di estinzione di massa avvenuto 252 milioni di anni fa sulla Terra, alla fine del periodo Permiano, quando massicce eruzioni vulcaniche hanno causato un cambiamento climatico catastrofico. La stragrande maggioranza delle specie animali si è estinta; poi il pianeta è entrato nell’Era dei Dinosauri. Alla fine del Permiano, oltre l’85% delle specie che vivevano nell’oceano si è estinto nell’arco di 100mila anni, sui 3,8 miliardi in cui la vita è esistita. Per sapere cosa è successo alla vita sulla Terra, gli scienziati del museo Field di Chicago hanno esaminato i fossili di 588 animali che vivevano nel bacino del Karoo, in Sud Africa, al tempo dell’estinzione. Hanno concluso che l’estinzione sulla terra…

Si sono estinti più velocemente gli animali marini o quelli terrestri?

QUALI SONO STATI I 10 ATTACCHI HACKER PIÙ DEVASTANTI DI SEMPRE?

Grandi aziende, agenzie governative, banche, o semplicemente computer di ignari cittadini: ogni anno gli attacchi hacker colpiscono milioni di sistemi informatici con virus dagli effetti devastanti. A ordirli non sono solo i classici “pirati della rete”, ma anche gli Stati, per mettere in difficoltà i governi nemici. Qui sopra, alcuni degli assalti più distruttivi degli ultimi anni, che sempre più spesso procurano danni per milioni di dollari. 1 IL “VERME” DI MORRIS. Creato dallo studente statunitense Robert Tapas Morris, questo malware (noto come worm, verme) fu lanciato allo scopo di esplorare lo spazio web, ma sfuggì di mano e infettò migliaia di computer per via della sua capacità di replicarsi. A differenza dei virus, i worm non danneggiano i file della vittima ma operano in modo latente nel pc. 2 ASSALTO ALLA…

QUALI SONO STATI I 10 ATTACCHI HACKER PIÙ DEVASTANTI DI SEMPRE?

Chi inventò il primo videogioco?

Si dice che il primo videogioco fu il Pong, una partita virtuale di tennis da tavolo creata nel 1972 dall’ingegnere americano Nolan Bushnell. Ma le cose non stanno proprio così: quello fu solo il primo videogame diffuso su larga scala, non il primo in assoluto. Lo stesso Bushnell aveva già prodotto, nel 1971, lo Spacewar, un gioco di guerra a tema spaziale inventato da 6 ricercatori dell’università Mit, che però non aveva avuto molta fortuna. Tra l’altro, già nel 1968, Ralph Baer, altro ingegnere americano, aveva realizzato un ping-pong elettronico (l’Odyssey). E 10 anni prima, nel 1958, il fisico Willy Higinbotham (che durante la Seconda guerra mondiale aveva lavorato al Los Alamos National Laboratory assistendo al primo scoppio della bomba atomica) aveva ideato una partita di tennis virtuale, usata come…

Chi inventò il primo videogioco?

Perché nei selfie il viso sembra distorto?

Perché la prospettiva sbagliata altera i lineamenti. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista JAMA Facial Plastic Surgery, la distanza ottimale per scattare foto senza distorcere le caratteristiche del viso è di 1,5 metri, mentre i selfie scattati a 30 cm dal viso fanno sembrare il naso più ampio. A tale distanza il naso aumenta del 30% negli uomini e del 29% nelle donne. Perché accade? È un problema di prospettiva: ciò che è vicino appare più grande, come quando siamo di fronte a un palazzo che sembra enorme, mentre allontanandosi riprende ad avere più o meno la grandezza degli edifici vicini. NON È UN PROBLEMA DA POCO. Lo stesso accade in foto: l’obiettivo si trova più vicino al naso e quindi pare più grande. Allontanandosi, il naso si sfina. L’American Academy…

Perché nei selfie il viso sembra distorto?

FINO A DOVE SI PUÒ ARRIVARE IN MONGOLFIERA?

Presto quasi fino allo spazio. È l’obiettivo della mongolfiera spaziale per turisti Spaceship Neptune, lanciato dalla start up americana Space Perspective: un enorme pallone aerostatico (alto 200 metri) pieno di idrogeno agganciato a una capsula pressurizzata (alta 4 metri e larga 5) a forma di trottola e in grado di trasportare 8 passeggeri fino a 30.480 m di quota nella stratosfera. Ben al di sotto dei confini spaziali (18 km di altitudine), ma sufficienti a godersi comodamente lo spettacolo della Terra senza i disagi della microgravità. SI PARTE. Il primo decollo ufficiale, dopo quelli di prova, è previsto per il 2024 dalla piattaforma della NASA Kennedy Space Center in Florida. Al termine del viaggio, della durata di 6 ore (tra ascesa e discesa) alla velocità di 18 km orari, la navicella…

FINO A DOVE SI PUÒ ARRIVARE IN MONGOLFIERA?

Qual è il bianco più bianco (e freddo) del mondo?

Gli scienziati della Purdue University, negli Stati Uniti, hanno reso il loro bianco ancora più bianco. E freddo. Lo scorso anno i ricercatori avevano infatti sviluppato una vernice talmente chiara da riflettere fino al 95,5% della luce solare che la colpisce, deviando il calore dei raggi infrarossi. Adesso però il super bianco può respingere fino al 98,1% della luce, tanto da essere considerato una valida alternativa ai condizionatori. Un edificio ricoperto dalla vernice, anche se direttamente esposto al Sole, potrebbe infatti rimanere più fresco di 4,5 °C durante il giorno rispetto all’ambiente circostante, e di 10,5 °C nelle ore notturne. Un tetto di 93 metri quadri rivestito con la vernice della Purdue può generare una potenza di raffreddamento equivalente a 10 kilowatt, maggiore dunque dei condizionatori d’aria centralizzati usati nella…

Qual è il bianco più bianco (e freddo) del mondo?

PER RUBARE UN AEREO SERVONO LE CHIAVI?

No, per i grandi aerei passeggeri o cargo non servono chiavi né per entrare nell’aereo, né per avviare i motori. Questi aerei, che costano decine o centinaia di milioni di euro, sono semplicemente parcheggiati negli aeroporti o, per esempio, nelle aree dove effettuano la manutenzione. Ma in ogni caso, anche se restano aperti, la loro sicurezza deriva dal fatto che sono confinati in aree ad accesso controllato e con una sorveglianza continua. NON È UN’IMPRESA DA PRINCIPIANTI. Inoltre, le procedure per accendere i motori, rullare fino a una pista e decollare non sono certo alla portata di tutti: per rubare un aereo, servono dunque le competenze di un pilota. Nonostante questo, in qualche caso è capitato che un aereo venisse rubato. Per esempio, nel 2003, in Angola, un Boeing 727 è…

PER RUBARE UN AEREO SERVONO LE CHIAVI?

Si può leggere una lettera antica senza aprirla?

SÌ Prima che si diffondessero le buste, le lettere venivano piegate su loro stesse, più volte e in modi complicati, con parti inserite in fessure e a volte chiuse con cera, in modo da non farle leggere. Ci sono arrivate alcune di queste lettere ancora chiuse: ora gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (Usa) hanno trovato un modo per aprirle virtualmente e leggerne il contenuto. Hanno lavorato su alcune lettere spedite a L’Aja (Paesi Bassi) da tutta Europa tra il 1680 e il 1706, non pervenute ai destinatari: così, in un cofano, si sono conservate 575 lettere mai aperte. Gli scienziati hanno analizzato quelle lettere chiuse usando la microtomografia a raggi X (tecnica che permette di studiare la struttura interna di un campione). Con un algoritmo, sono stati individuati…

Si può leggere una lettera antica senza aprirla?

Perché un errore informatico si chiama “bug”?

Identificare un problema con la parola inglese bug è un’abitudine ben più vecchia dell’invenzione dei computer e risale agli anni ’70 dell’Ottocento. Già allora, gli operai anglosassoni del settore ingegneristico utilizzavano il termine come abbreviazione di bugbear o di bugaboo (spauracchio) per indicare palazzi o ponti con difetti di costruzione. Il termine si estese ad altri settori, ma apparve in ambito informatico nel 1947, quando la pioniera Grace Hopper lo usò in riferimento al guasto di una macchina elettromeccanica dovuto a un insetto (questa è in effetti la traduzione letterale) che ci era finito dentro. Fu una falena (foto sopra) a causare il malfunzionamento del rudimentale computer, che rimosso l’intruso, oggi conservato al museo Smithsonian di Washington, tornò a funzionare.…

Perché un errore informatico si chiama “bug”?

QUALE È STATO IL PRIMO CYBER OMICIDIO?

Il primo caso accertato di cyber-omicidio risale all’autunno scorso e si è verificato in un ospedale in Germania, a causa di un attacco informatico. Una donna è morta perché la sua apparecchiatura salvavita, collegata in rete, ha smesso di funzionare quando l’hacker ha bloccato il sistema informatico dell’ospedale. Il responsabile è ora ricercato per omicidio. È successo all’ospedale dell’Università di Düsseldorf, contro il quale è stato lanciato un attacco di tipo ransomware al sistema informatico. I ransomware sono una delle minacce informatiche più diffuse oggi: gli hacker sfruttano le falle nelle reti e nei server e criptano enormi quantità di dati, rendendo di fatto i sistemi completamente inutilizzabili. Poi, per sbloccare il tutto, chiedono un riscatto (in inglese, ransom), di solito da pagare in bitcoin o altre criptovalute. Uccidere non…

QUALE È STATO IL PRIMO CYBER OMICIDIO?

I BAMBINI HANNO MAI FATTO SCOPERTE SCIENTIFICHE RILEVANTI?

Nel 2009 Kevin Terris, 17 anni, stava conducendo un lavoro sul campo di paleontologia per il suo liceo quando scoperse nello Utah i resti di un PARASAUROLOPHUS, un erbivoro dell’era Cretaceo, che vagava per la Terra circa 75 milioni di anni fa. Nel 2013 il canadese Nathan Gray, di dieci anni, è diventato la persona più giovane a scoprire una SUPERNOVA. Aveva osservato il cielo notturno per sei mesi nella speranza di osservare un’esplosione stellare, grazie a suo padre, proprietario e gestore dell’Abbey Ridge Conservatory a Stillwater Lake, Nuova Scozia. Prima di allora, il primato era detenuto da sua sorella Kathryn Gray: aveva 33 giorni in più di Nathan quando, nel 2011, sfogliando le foto scattate dal padre a Capodanno, notò che nelle più recenti era cambiato qualcosa. Il cambiamento si rivelò una…

I BAMBINI HANNO MAI FATTO SCOPERTE SCIENTIFICHE RILEVANTI?

In Perù pesiamo di meno?

SÌ Per vedere variare il nostro peso sulla bilancia, basta cambiare la nostra posizione sul pianeta. La maggior parte delle bilance, infatti, sono dei “gravimetri”, cioè misurano l’intensità della forza gravitazionale che si stabilisce tra noi e la Terra. Per la seconda legge di Newton questa forza è direttamente proporzionale al prodotto della massa e dell’accelerazione di gravità. È proprio quest’ultima che cambia da un luogo all’altro della Terra a causa della non perfetta sfericità del nostro pianeta. Inoltre questo valore può cambiare a seconda dell’altitudine e della locale geologia. Nel 2013 l’università australiana di Curtin ha pubblicato una dettagliatissima mappa del valore dell’accelerazione di gravità per latitudini che vanno da +60° N a -60°S (di lato) basandosi su osservazioni da satellite e dati topografici dati in pasto a un…

In Perù pesiamo di meno?

CHE COSA SI PUÒ CAPIRE OSSERVANDO L’INTERNO DEL CRANIO DI UN DINOSAURO?

Moltissimo. Con una tecnica innovativa di ricostruzione in 3D al computer, un team di ricercatori dell’Università di Bristol ha studiato l’interno di un cranio fossile di Thecodontosaurus (che popolava l’Europa circa 205 milioni di anni fa e aveva le dimensioni di un grosso cane) e ha scoperto che era molto più agile di quanto si pensasse. Non solo, ha capito quale fosse la sua dieta: questo rettile non era solo erbivoro, ma onnivoro. EQUILIBRIO. Gli scienziati hanno ricostruito la morfologia del cervello a partire dalle impronte rimaste sulla superficie interna del cranio. Studiando quindi la grandezza di alcune aree cerebrali, in particolare di quelle dedicate all’equilibrio, hanno scoperto che Thecodontosaurus doveva muoversi agilmente anche su due zampe e che, poiché poteva guardare diritto davanti a sé e aveva un buon udito…

CHE COSA SI PUÒ CAPIRE OSSERVANDO L’INTERNO DEL CRANIO DI UN DINOSAURO?

Si possono costruire cellule artificiali?

In teoria le aveva annunciate già nel 2010 il biochimico Craig Venter, presentando il suo “batterio artificiale”, JCVI-syn1.0, costituito dalla membrana del batterio Mycoplasma mycoides e da un Dna artificiale di soli 473 geni: il minimo necessario, secondo Venter, alla vita. Partendo da JCVI-syn1.0 si sarebbero così potuti creare batteri con geni ulteriori, specializzati nel produrre, per esempio, farmaci o combustibili. Ma presto ci si accorse che in realtà JCVI-syn1.0 creava copie di sé deformi e sterili: era tutt’altro che “vivente” e utilizzabile per l’industria, insomma. Adesso la biologa James Pelletier, del MIT, ha però “aggiustato” JCVI-syn1.0, ottenendo JCVI-syn3A, la prima vera “cellula artificiale”. Come spiegato su Cell, alla creatura di Venter mancavano 19 dei geni del Mycoplasma, non inseriti nel suo Dna perché ritenuti inutili. «Sembrano indispensabili alla riproduzione»,…

Si possono costruire cellule artificiali?

Cosa sono i “funghi radiotro ci”?

Particolari funghi, scoperti nel 1991 all’interno della centrale di Chernobyl (nella foto), in grado di assorbire le radiazioni convertendole in molecole necessarie al loro metabolismo. Le loro cellule, infatti, contengono una particolare forma di melanina, modificata dalle radiazioni, che permette di utilizzare i raggi gamma per produrre molecole per il loro sostentamento, come la clorofilla permette alle cellule delle piante e di altri organismi di produrre zuccheri semplici grazie alla radiazione solare. NELLO SPAZIO. Nel laboratorio dell’Albert Einstein College of Medicine di New York di Arturo Casadevall si è visto che questi funghi crescono tanto più quanto più è intenso il campo di radiazioni in cui sono immersi. Intravedendo la possibilità di utilizzarli come schermo alle radiazioni presenti nello spazio, negli ultimi anni una specie di questi funghi, il Cryptococcus neoformans,…

Cosa sono i “funghi radiotro ci”?

CHE COSA SONO I NEUTRINI?

I neutrini sono particelle elettricamente neutre e leggerissime, che si formano nel corso di alcuni processi nucleari come quelli radioattivi. La loro esistenza fu prevista nel 1930 dal fisico austriaco Wolfgang Pauli, ma la prova sperimentale arrivò solo 26 anni più tardi, nel 1956. I neutrini, infatti, sono molto difficili da rilevare, perché interagiscono molto poco con la materia, e quindi passano attraverso i rivelatori il più delle volte inosservati. Oggi esistono molti esperimenti per studiarli, sparsi in ogni angolo del pianeta: sono di solito grandi strumenti seppelliti nelle profondità della Terra (per esempio nelle ex miniere) o sott’acqua, per eliminare tutte le altre particelle che disturberebbero le misure. Anche in Italia ci sono esperimenti per l’osservazione dei neutrini: si svolgono presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, nel cuore…

CHE COSA SONO I NEUTRINI?

Si può fare una soluzione disinfettante in casa?

SÌ L’Istituto “Giulio Natta” del Cnr di Milano ne ha formulata e testata una eco-friendly, a base di acqua ossigenata e succo di limone. La proporzione fra i due componenti è di circa dieci parti di acqua ossigenata e una di succo. In pratica, basta aggiungere a 250 ml di acqua ossigenata per medicazioni (quella a 10 volumi) 30 ml di succo di limone (va bene anche quello confezionato), che equivalgono a circa 3 cucchiai rasi. Testata in laboratorio contro SARS-Cov2, la soluzione ha eliminato dalle superfici oltre il 99,99% della carica virale, in 5 minuti. Per l’utilizzo, bisogna però tener presente che l’acqua ossigenata è un potente ossidante è può rovinare le superfici di pregio, quelle colorate e quelle più delicate, come i metalli non inox e il legno.…

Si può fare una soluzione disinfettante in casa?

Che cos’è lo zero assoluto?

Lo zero assoluto (oltre a essere il nome di un complesso musicale) è la temperatura più bassa che si possa concepire, ed è pari a -273,15 °C. La temperatura è infatti una misura del movimento interno degli atomi che compongono una sostanza: più alta è la temperatura, più si muovono gli atomi… fino a frammentarsi del tutto se le temperature sono elevate come nel Sole e nelle stelle. Dunque, lo zero assoluto corrisponde alla totale assenza di movimento anche a livello microscopico. Una tale condizione, in realtà, non può essere mai raggiunta, anche se ci si può avvicinare all’infinito. Finora, la temperatura più bassa che si sia ottenuta è di circa cento picokelvin, cioè un decimo di miliardesimo di grado sopra lo zero assoluto. In quelle condizioni, i materiali si comportano in…

Dove finisce una candela quando brucia?

In pratica, dispersa nell’aria. Quando si accende lo stoppino, il cotone di cui è composto brucia e il calore fa fondere la cera. La cera liquida risale lo stoppino, per capillarità. E quando questo liquido si scalda, arrivando alla fiamma, vaporizza; il gas caldo reagisce con l’ossigeno e brucia. La combustione è appunto il risultato di una reazione chimica tra l’ossigeno dell’aria e il combustibile (la cera, appunto). Intanto, il calore fa fondere sempre nuova cera e il processo continua. A livello molecolare, l’idrogeno e il carbonio che compongono la cera si combinano con l’ossigeno e così si producono vapore acqueo e anidride carbonica, che si disperdono nell’aria. La candela di fatto finisce nella stanza, e poi nell’atmosfera, in forma di CO2 e acqua. Una piccola parte del materiale però…

Dove finisce una candela quando brucia?

PER QUALI MOTIVI LITIGANO LE COPPIE?

I motivi di dissidio, potenzialmente infiniti, variano da coppia a coppia, ma alcuni si ripetono con costanza in quasi ogni relazione, come attestano molti studi tra i quali spiccano quelli dell’Oakland University, Michigan (la cui ultima ricerca sul tema è datata 2019). Ecco dunque una lista dei casus belli più comuni. SOLDI. In buona parte delle coppie esaminate dallo studio, guidato dallo psicologo Guilherme Lopes, spesso un partner disapprovava le spese dell’altro, soprattutto nei casi in cui le uscite non erano finalizzate a un interesse comune. Meglio stabilire un budget per le spese autonome e uno per quelle condivise. SESSUALITÀ. Anche la vita sessuale è fonte di litigi: incomprensioni e insicurezze possono infatti portare uno dei partner ad accusare l’altro di essere troppo inibito o pigro. E, avvertono gli esperti, se non…

PER QUALI MOTIVI LITIGANO LE COPPIE?

Le relazioni omo funzionano meglio?

Hanno in effetti dei punti di forza, individuati da diverse ricerche: emozioni positive, comunicazione efficace e maggiore apprezzamento da parte dei partner delle reciproche differenze. Uno nuovo studio dell’Università della California Riverside ha confrontato ora la qualità delle interazioni quotidiane tra i partner di coppie omo ed eterosessuali. I ricercatori hanno incontrato in due occasioni coppie sposate o conviventi da almeno un anno, sottoponendo loro dei questionari. Inoltre, i membri di ciascuna coppia sono stati contattati più volte per chiedere loro se avessero avuto un’interazione con il proprio partner nei 10 minuti precedenti, e di valutarla su una scala da 1 (spiacevole) a 5 (piacevole). Risultato: i membri delle coppie omosessuali hanno riferito interazioni più soddisfacenti. Gli autori dello studio ipotizzano che ciò sia dovuto alla maggiore somiglianza tra i…

Le relazioni omo funzionano meglio?

COS’È IL FURRY?

Si tratta di una curiosa pratica sessuale, nata negli anni Ottanta, che consiste nel fare sesso indossando costumi da animali di pelouche. A prima vista potrebbe apparire come una semplice fantasia goliardica, ma il furry ha invece una valenza psicologica importante, in quanto può aiutare a esplorare senza imbarazzo o vergogna la propria identità sessuale per tante persone che per i motivi più diversi hanno problemi ad accettare il proprio corpo. ALTRO CHE PELOUCHE. Nel dettaglio, il furry è riconducibile al genere feticista, ma non è da confondere con la “peluchefilia”, ossia con l’attrazione erotica nei confronti dei pupazzi. Da una ricerca condotta negli Stati Uniti sui partecipanti a una “Furry fandom” (convention di amanti del genere), è emerso come tale tendenza si riscontrasse in meno dell’1% dei partecipanti. Al contrario…

COS’È IL FURRY?

I giovani fanno più sesso occasionale ?

No, i giovani adulti hanno meno rapporti occasionali rispetto a quanti ne avessero i loro genitori alla stessa età. Certo, in tempi di pandemia non ci sarebbe da stupirsi, ma uno studio della Rutgers University-New Brunswick (Usa) sottolinea che si tratta di una tendenza iniziata già da qualche anno. I ricercatori hanno studiato le abitudini sessuali di circa 2.000 uomini e donne non sposati di età compresa tra 18 e 23 anni, analizzando i dati di indagini realizzate tra il 2007 e il 2017. I risultati mostrano che solo il 24% degli uomini e il 22% delle donne hanno avuto rapporti sessuali occasionali nell’ultimo mese di studio, rispetto al 38% e al 31% di quando gli studi sono stati avviati. Il minor consumo di alcol spiegherebbe la diminuzione di oltre…

I giovani fanno più sesso occasionale ?

Perché dà fastidio vedere chi si bacia in pubblico?

Il bacio è uno scambio che richiama la sfera della sessualità per cui può venir visto come un’offesa al pudore o espressione di esibizionismo. Nel 1921, la Cassazione sentenziava che «il bacio, se dato in luogo pubblico con forma scorretta e tale da essere interpretato come atto impudico, viola il diritto di ogni cittadino di non essere turbato nel suo senso morale con spettacoli inverecondi». Nonostante da allora le cose siano molto cambiate, il bacio in pubblico, oggi ben tollerato, può ancora essere considerato una manifestazione d’amore troppo intima per essere mostrata agli estranei. Infatti, vedere due persone che si baciano dà emozioni piuttosto intense che non sempre sono positive. Anche colpa dei neuroni specchio: fanno sì che quando vediamo compiere un’azione, in noi si attivino le stesse aree cerebrali…

Perché dà fastidio vedere chi si bacia in pubblico?

Una carezza al nostro avatar virtuale ci può eccitare?

Se lo toccano in zone erogene, eccome: la realtà virtuale è capace di “immergerci” letteralmente nel corpo dell’avatar e di farci sentire il tocco sui suoi pixel come se fosse sulla nostra pelle. Lo ha dimostrato Salvatore Maria Aglioti dell’Università La Sapienza di Roma su alcuni volontari che, dopo aver usato la realtà virtuale immersiva per calarsi nei panni del proprio “doppio” digitale, hanno risposto a domande su quello che sentivano mentre l’avatar veniva toccato: tutti, uomini e donne, hanno riferito di aver provato l’illusione che quel corpo fosse il loro e affermato che il tocco virtuale suscitava sensazioni reali. Una carezza intima era percepita come erogena, il contatto sulla mano come sociale, quello su un ginocchio neutro; la risposta era modulata in base al sesso dell’avatar che stava toccando,…

QUALI ERANO I PRIVILEGI PIU ASSURDI DEI NOBILI DURANTE L’ANCIEN RÉGIME?

Oggi ci fanno gridare all’ingiustizia, ma i privilegi dei nobili erano un retaggio della cultura feudale medievale. Fra il XVII e XVIII secolo, in Francia (ma anche in gran parte del resto d’Europa), l’imbarazzante quantità di benefici di cui godeva la nobiltà riguardava ogni aspetto della vita quotidiana. E alla fine l’abuso di questi vantaggi costò caro all’aristocrazia, che durante la Rivoluzione francese del 1789 ci lasciò la testa. Ecco il catalogo dei privilegi nobiliari più inauditi. PADRONI DELL’ACQUA. I nobili erano gli unici ad avere il diritto di raccogliere (in fontane, pozze e stagni) l’acqua piovana, che poi rivendevano alla comunità, costretta a ripagarli in natura, con prodotti o con servizi non retribuiti; ma anche il denaro in cambio era ben accetto. EREDI UNIVERSALI. Qualsiasi persona nobile aveva la facoltà di…

QUALI ERANO I PRIVILEGI PIU ASSURDI DEI NOBILI DURANTE L’ANCIEN RÉGIME?

Come nacque l’ergastolo?

Oggi designa la pena detentiva perpetua, ma un tempo l’ergastulum era la “casa di lavoro” degli schiavi. Nelle grandi proprietà rurali della Roma antica, dove la servitù impiegata nei lavori agricoli era molto numerosa, gli ergastula erano infatti le celle dentro le quali i padroni rinchiudevano i propri servi nei momenti di inattività, al fine di impedirne la fuga nottetempo. Spesso e volentieri però questi “alloggi” si trasformavano in vere e proprie strutture punitive destinate ai lavoratori insubordinati o che si macchiavano di gravi colpe. A questo proposito, lo scrittore romano Lucio Giunio Moderato Columella (I secolo d.C.) raccomandava di “fare per gli schiavi [...] che sono in catene, un ergastolo sotterraneo il più sano possibile, illuminato da moltissime finestre anguste, tanto alte da terra che sia tolto il giungervi…

PERCHÉ LA DITTATURA ARGENTINA CENSURÒ LA CARRA?

Il regime militare al potere in Argentina dal 1976 al 1983, guidato dal generale Jorge Rafael Videla, censurò duecento brani musicali ritenuti anticristiani e antioccidentali o semplicemente troppo audaci. E accanto ai trasgressivi Queen o Rod Stewart, finirono nel mirino anche insospettabili italiani come Claudio Baglioni (Questo piccolo grande amore), Gino Paoli (La donna che amo) e Nicola Di Bari (Mia). A essere proibiti dunque non furono i brani di protesta dei cantautori “impegnati” come Guccini, ma quelli d’amore o leggeri, come il tormentone Tanti auguri di Raffaella Carrà. Una scelta inspiegabile allora come lo è ancora oggi, eppure andò proprio così. SONO SOLO CANZONETTE. L’insolita epurazione venne alla luce nell’estate del 2009, nel corso della progressiva desecretazione di numerosi documenti della dittatura militare. La stampa pubblicò un dispaccio, datato luglio…

PERCHÉ LA DITTATURA ARGENTINA CENSURÒ LA CARRA?

SI POTEVANO USARE LE CAPRE COME TORTURA?

Sì. Nel Medioevo in Europa le capre potevano essere utilizzate per estorcere confessioni. Come? Si bloccavano i piedi del malcapitato in un ceppo, e vi si versava sopra dell’acqua salata. La capra, assetata per aumentarne l’accanimento, cominciava a leccare le piante dei piedi, facendo inizialmente il solletico al prigioniero. Esaurito lo strato di sale, se ne versava ancora. ALL’ESTREMO. La sensazione pruriginosa data dalla lingua scabrosa dell’animale si tramutava presto in una tortura vera e propria: la pelle infatti veniva abrasa e subentrava il dolore. La pena veniva protratta fino a quando il prigioniero non confessava.…

SI POTEVANO USARE LE CAPRE COME TORTURA?

I SANTI AVEVANO POTERE SUL CLIMA?

Nel Medioevo ne erano convinti. E i loro miracoli, che fossero o meno tali, oggi fanno luce sul clima del passato. Il geologo Giovanni Zanchetta, dell’Università di Pisa, si è trovato di fronte al problema di confermare quanto aveva ricavato analizzando gli strati di formazione di una stalagmite della grotta della Renella, sulle Apuane. Ha spiegato su Climatic Change che le concentrazioni di isotopi di ossigeno negli strati del VI secolo d.C. indicavano un forte aumento di precipitazioni, indizio di inondazioni e tempeste. Ma come confermarlo con fonti storiche? Zanchetta si è rivolto allora a esperti di santi medioevali, chiedendogli di verificare che miracoli compissero nel VI secolo. È risultato che, mentre nel resto d’Europa i prodigi erano sempre gli stessi, fra Alpi e Campania abbondavano i “miracoli climatici”, come…

I SANTI AVEVANO POTERE SUL CLIMA?

A cosa servono le costruzioni a pagoda?

A resistere ai terremoti. I giapponesi convivono da secoli con il rischio sismico, le loro abitazioni tradizionali, infatti, sono edifici a un solo piano. Ma già nell’antico Giappone, quando la popolazione sentì l’esigenza di svilupparsi in altezza (come oggi nelle nostre città, per ridurre il consumo di territorio), lo fece con criteri antisismici. I cinque piani della pagoda Gojunoto, a Nara, resistono dal 1407 alle scosse di terremoto grazie a una struttura studiata ancora oggi dagli ingegneri: ogni piano è collegato agli altri in modo da oscillare liberamente, ammortizzando le scosse e impedendo così all’edificio di collassare. La pagoda Yasaka, a Kyoto, annessa al tempio nel XV secolo, invece, è passata indenne attraverso oltre 5 secoli di terremoti sfruttando un altro principio: durante le scosse ogni piano oscilla liberamente intorno…

A cosa servono le costruzioni a pagoda?

Giulio Cesare era vanitoso?

Di certo non sopportava di perdere i capelli. Anzi, se ne vergognava. Ecco cosa diceva Svetonio, storico e biografo latino: “La sua calvizie era oggetto di scherno tra i suoi detrattori, così, per nasconderla, si pettinava portando avanti i radi capelli, e tra i molti onori che il Senato gli aveva decretato, nessuno fu più gradito del diritto di portare ovunque una corona d’alloro”. Giulio Cesare ebbe la sfortuna di “stempiarsi” molto presto e non riuscì mai a consolarsene, sempre secondo Svetonio. Così ogni mattina perdeva parecchio tempo nella complicata operazione di tirarsi i capelli dalla nuca sulla fronte, fino a quando a salvarlo arrivò la corona d’alloro attribuitagli dal Senato e dal popolo. Facile capire perché il conquistatore delle Gallie non se ne separò più, neppure in privato! Eppure…

Giulio Cesare era vanitoso?

Quando nacque la carta igienica?

I rotoloni sono un’invenzione moderna. Ma andiamo con ordine, partendo dagli uomini primitivi: dopo aver usato il gabinetto (un foro praticato in una roccia piatta), l’uomo del neolitico si detergeva nel più vicino ruscello. Gli Egizi si pulivano, sembra, con sabbia intrisa di oli profumati, mentre i popoli arabi e indiani si servivano della mano sinistra (ancora oggi è un insulto toccare un arabo o porgergli un oggetto con la sinistra, considerata impura). Il primo pezzo di carta usato per pulirsi apparve nel XIV secolo, nella Cina dell’imperatore Zhu Yuanzhang. Agli occidentali occorse un altro mezzo millennio. Nel suo Galateo (1558), monsignor Della Casa prende a esempio di tutto lo sporco le “pezze degli agiamenti”, teli di stoffa appesi nei gabinetti. E, già due secoli prima, nei conventi si usavano…

Quando nacque la carta igienica?

È VERO CHE UN PAPA FU PORTATO A PROCESSO DA CADAVERE?

Sì, si trattò del “sinodo del cadavere”, uno dei processi più macabri del Medioevo. Papa Formoso, morto ottantenne il 4 aprile 896, nove mesi dopo la sepoltura fu riesumato, vestito con i suoi paramenti e messo in trono nella Basilica Lateranense a Roma, dove fu processato da papa Stefano VI (suo successore) e giudicato indegno del papato. Gli furono mozzate le tre dita della mano destra con cui impartiva la benedizione e il suo cadavere, trascinato per le vie di Roma, venne gettato nel Tevere. PROCESSO POLITICO. Dietro a questa messinscena si celavano motivazioni politiche e non certo religiose. Papa Formoso si era inimicato i duchi di Spoleto, in lizza nella lotta per la successione al trono del Sacro Romano Impero, dando all’imperatore legittimo Arnolfo di Carinzia (850-899) la propria fiducia…

È VERO CHE UN PAPA FU PORTATO A PROCESSO DA CADAVERE?

COSA FU L’OPERAZIONE “CARNE MACINATA”?

Un diversivo. L’operazione Mince meat (“carne trita” o “macinata”) fu escogitata dai servizi segreti britannici, durante la Seconda guerra mondiale, per far credere ai tedeschi che gli Alleati erano pronti a sbarcare in Sardegna e in Grecia, e non in Sicilia come poi avvenne. All’inizio del 1943 le forze alleate erano in Nord Africa e progettavano lo sbarco in Europa. La testa di ponte più logica era la Sicilia, ma come distogliere i nazisti dalle sue coste? La Royal Navy ideò il modo per convincere il nemico che si puntava altrove. I servizi britannici si procurarono il cadavere di un uomo, lo vestirono da ufficiale di Marina e lo imbottirono di carte. Un vagabondo gallese passato a miglior vita divenne così il maggiore William Martin (nella foto, il suo finto…

COSA FU L’OPERAZIONE “CARNE MACINATA”?

COME SI SOPRAVVIVEVA AL FREDDO 400 MILA ANNI FA?

Nel Pleistocene i nostri predecessori superarono il freddo delle glaciazioni anche senza l’aiuto del fuoco. Ma come ci riuscirono? Una ricerca pubblicata sul Journal of Human Evolution ha ipotizzato una risposta sorprendentemente semplice: il nostro metabolismo ha un limite e venire esposti al freddo, in particolare durante la notte, è una vera sfida per il corpo, che fatica a termoregolarsi. Ma, come spiega la paleo-fisiologa Ana Mateos, «dove non arrivano i meccanismi fisiologici, arriva il comportamento umano». Coprendosi con pellicce di animali e dormendo gli uni vicini agli altri, riparati dal vento, sembra infatti che riuscissero a resistere anche a temperature estreme, a dimostrazione che per superare situazioni difficili bisogna fare affidamento (anche) sul prossimo. Gli ominidi che vivevano in Europa durante il Pleistocene Medio (tra i 125.000 e i…

COME SI SOPRAVVIVEVA AL FREDDO 400 MILA ANNI FA?

CHI È “MAMMA CHIATTA” A NAPOLI?

Non si tratta di una signora pingue, bensì di una delle più nobili strutture religiose della città, l’Istituto dei trovatelli che ha allevato legioni di bambini senza genitori. La Santa Casa dell’Annunziata, ente assistenziale che accoglieva orfani e trovatelli fin dal XIV secolo, è una delle istituzioni più antiche del Regno di Napoli. Il complesso, realizzato dagli Angioini nel 1343, comprende la chiesa, l’ospedale e l’alloggio per i bambini. La basilica ospita la Madonna dei Repentiti, una scultura della vergine scolpita in un tronco di quercia da un artista anonimo. Per la tradizione è lei Mamma Chiatta: questo nomignolo, dato a Napoli alle balie che allattavano i figli di altre donne, per estensione è stato affibbiato alla madonnina dell’Annunziata, che ha fatto da mamma agli orfanelli. Qui si trovava la…

CHI È “MAMMA CHIATTA” A NAPOLI?

Chi combatteva il “duello coniugale?”

Moglie e marito. Si trattava di un’usanza comune nel Medioevo in aerea germanica: consisteva in una lotta violenta tra i coniugi per risolvere le controversie matrimoniali più aspre. Per combattere ad armi pari, l’uomo era costretto a battersi dall’interno di una buca e subendo varie forme di limitazione fisica, mentre la donna era libera di muoversi (vedi sotto). Chi perdeva veniva condannato a morte. A descrivere la pratica, in un libro sulla giustizia medievale, è stato il divulgatore storico Hunt Janin, che riporta un episodio avvenuto a Berna nel 1228. “L’uomo era armato con randelli di legno, ma messo in una buca scavata nel terreno con una mano legata dietro alla schiena. La donna era libera di muoversi […] ed era armata con tre pietre avvolte in una tela. Ogni…

Chi combatteva il “duello coniugale?”

Perché sul Duomo di Milano c’è la Statua della Libertà?

Proprio sulla facciata del monumento simbolo di Milano, il Duomo, c’è una scultura che avrebbe ispirato il francese Frederick Auguste Bartholdi, il “papà” della Statua della Libertà (1886), anche se non tutti sono d’accordo con questa versione. Si tratta della Statua della Legge Nuova che simboleggia il Nuovo Testamento: fu realizzata nel 1810 da Camillo Pacetti (1758-1826), artista neoclassico che insegnò anche all’Accademia di Brera, e fu posizionata alla sinistra del finestrone seicentesco sopra il portone principale della chiesa meneghina. Tratti comuni con la gemella newyorkese? Entrambe reggono nella destra una torcia e hanno il capo cinto con una corona stellata. Tra l’altro, sulla stessa balconata del Duomo c’è la Statua della Legge Vecchia (realizzata da Luigi Acquisti sempre nel 1810 e simbolo del Vecchio Testamento) che tiene una tavola…

Perché sul Duomo di Milano c’è la Statua della Libertà?

CHE C’ENTRA VICTOR HUGO CON KATE MIDDLETON?

1857 VICTOR HUGO ha influenzato generazioni di scrittori. Ma pochi sanno che fra gli estimatori del grande romanziere francese c’era un russo che aveva visitato Parigi nel 1857... 1861 ... ritrovandosi ad assistere a un’esecuzione pubblica, dalla quale era rimasto disgutato. Questi era LEV TOLSTOJ, il padre della letteratura russa, che visitò di nuovo la Francia tra il 1860 e il 1861. Ed ebbe modo di conoscere Hugo. 1909 Tolstoj era in contatto con un altro personaggio di portata storica: ben note sono le sue lettere a GANDHI, che fu ispirato nella pratica della non-violenza proprio dal pensiero dello scrittore russo. Il loro epistolario iniziò intorno al 1909. 1948 Nella sua azione, il Mahatma dovette confrontarsi con lord LOUIS MOUNTBATTEN, viceré dell’India. Si incontrarono una prima volta nel 1947 per un tè. Benché su opposte fazioni, i…

CHE C’ENTRA VICTOR HUGO CON KATE MIDDLETON?

QUALI BANDIERE NAZIONALI HANNO PIÙ COLORI?

ECUADOR: 17 COLORI Oltre al giallo, blu e rosso (comuni ad altre bandiere sudamericane), presenta lo stemma con i simboli astrologici dei mesi della lotta rivoluzionaria, il monte Chimborazo, un battello (con a sua volta una bandiera a poppa) e un fascio simbolo dell’autorità repubblicana, nel punto in cui altre quattro bandiere si incrociano. Il tutto sovrastato da un condor andino. MESSICO: 14 COLORI Nasce come tricolore simile a quello italiano, al quale viene poi aggiunto lo stemma messicano, che raffigura il mito della fondazione di Tenochtichlan (l’attuale Città del Messico): la città sarebbe stata fondata nel punto dove il popolo dei Mexicas vide un’aquila su un nopal, una pianta simile al fico d’India. BELIZE: 13 COLORI E l’unica bandiera che raffigura due esseri umani, e nello stemma presenta molti riferimenti all’albero di caoba, che…

QUALI BANDIERE NAZIONALI HANNO PIÙ COLORI?

COSA SONO E DOVE SI TROVANO I “POLI DELL’INACCESSIBILITÀ”?

Sono delle coordinate geografiche che indicano il punto oceanico più lontano da qualunque terra emersa oppure il punto delle terre emerse più distante dal mare. Per esempio, il polo continentale dell’inaccessibilità a livello mondiale si trova in Cina, a 2.645 km dalla costa più vicina, ed è il punto del pianeta nel quale si è più lontani dal mare. Il calcolo si può realizzare anche per continente, così per esempio il polo di inaccessibilità del Sudamerica è in Brasile e quello del Nordamerica nel South Dakota. In Antartide viene chiamato Polo Sud dell’inaccessibilità (che non coincide con il Polo Sud geografico) e venne raggiunto nel 1958 da una spedizione sovietica. In Italia il Comune più distante dal mare è Madesimo, in provincia di Sondrio. Ribaltando la prospettiva, il polo oceanico…

COSA SONO E DOVE SI TROVANO I “POLI DELL’INACCESSIBILITÀ”?

Dove sole è possibile prendere il sole tra carri armati dipinti ?

A Flamenco Beach, su un’isola che appartiene a Puerto Rico. Quando la Spagna cedette Puerto Rico agli Stati Uniti, il presidente Theodore Roosevelt assegnò alla Marina l’isola di Culebra (la più orientale delle Grandi Antille) che divenne così un campo d’addestramento dove venivano eseguiti anche test di atterraggio e manovre di terra. In vista della Seconda guerra mondiale iniziarono anche i test di bombardamento, che continuarono anche con la Guerra del Vietnam. Solo nel 1969 l’isola venne bombardata per 228 giorni. Gli abitanti del luogo, esasperati, intrapresero una serie di proteste per liberare l’isola dai militari, finché nel 1971 iniziò finalmente l’abbandono graduale. Ma su Flamenco Beach rimasero i carri armati e i locali iniziarono a colorarli per dare loro un tono decisamente più… caraibico! Oggi è possibile prendere il…

Dove sole è possibile prendere il sole tra carri armati dipinti ?

DOVE SI PUÒ VEDERE IL PIU GRANDE METEORITE MAI CADUTO SULLA TERRA?

In Namibia, nella fattoria di Hoba, vicino alla città di Grootfontein, nello stesso punto dove precipitò circa 80.000 anni fa. Venne scoperto nel 1920 mentre il proprietario del terreno stava arando e avvertì l’urto metallico dell’aratro sulla roccia. Scavò immediatamente e venne alla luce un meteorite che misura circa 3 x 3 m per un metro di altezza. Pesa più di 60 tonnellate (anche per questo è stato lasciato nel suo punto di caduta). Non tutti però ne hanno rispettato l’integrità nel corso degli anni; basta avvicinarsi per scorgere i segni del vandalismo di visitatori e passanti, che ne hanno scalfito la superficie di ferro e nichel per portarsi via un ricordo dell’enorme masso. ANFITEATRO. I proprietari della fattoria lo hanno donato al governo, che lo ha dichiarato monumento nazionale della…

DOVE SI PUÒ VEDERE IL PIU GRANDE METEORITE MAI CADUTO SULLA TERRA?

GLI OCEANI SONO SEMPRE STATI BLU?

No: in origine le distese d’acqua del pianeta erano di una brillante tonalità rosata. Lo ha scoperto un team internazionale di scienziati, stabilendo così che il rosa sarebbe il colore biologico più antico conosciuto al mondo. Il pigmento è stato rinvenuto nelle profondità del deserto del Sahara, all’interno di campioni di fossili batterici nel bacino di Taoudeni in Mauritania, nell’Africa Occidentale. CIANOBATTERI. Una trivellazione petrolifera sotto le sabbie del deserto ha permesso di riportare alla luce, da un deposito di sedimenti marini, rocce vecchie di oltre un miliardo di anni. Dopo averle polverizzate, con grande sorpresa i ricercatori dell’Australian National University di Canberra hanno trovato le molecole colorate di microscopici organismi, vissuti ancora prima della comparsa degli animali marini. I pigmenti rosa brillante sono fossili molecolari di clorofilla, prodotti da antichi organismi…

GLI OCEANI SONO SEMPRE STATI BLU?

Qual è la percentuale di aree terrestri ancora non intaccate dall’uomo?

Soltanto il 3%, dice una ricerca pubblicata di recente sulla rivista Frontiers in forests and global change. I ricercatori hanno preso come epoca di riferimento l’anno 1500, perché il declino di alcune specie animali è iniziato dopo quell’epoca. I ricercatori hanno valutato l’integrità dell’habitat, la perdita di specie animali e l’integrità dei diversi ecosistemi. Rispetto a questi parametri, solo il 2-3% della superficie terrestre risultava ancora intatto: le aree includono la Siberia Orientale e il Canada Settentrionale per i biomi boreali e della tundra, parti delle foreste tropicali del bacino dell’Amazzonia e del Congo e il deserto del Sahara. Solo l’11% dei siti mondiali esaminati rientrava in aree protette. Ma c’è una speranza: secondo gli autori della ricerca, fino al 20% della superficie terrestre del pianeta potrebbe essere ripristinata all’integrità…

Qual è la percentuale di aree terrestri ancora non intaccate dall’uomo?

Qual è la pianta più piccola del mondo?

È la Wolffia, una pianta acquatica sub-tropicale che deve il suo nome a Johann Friedrich Wolff, botanico tedesco vissuto tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, scopritore di tale microscopico vegetale. Parliamo di una piantina senza radici che cresce soprattutto nelle risaie, ma anche in paludi e altri specchi d’acqua, il cui fiore misura circa 1,3 mm e il suo frutto appena 0,3. PICCOLA E TENACE. La Wolffia si presenta sotto forma di piccolissimo granello galleggiante di colore verde o giallognolo e si trova in natura in ben undici differenti varietà. La sua dimensione limitata è figlia di una valida strategia evolutiva, che le consente di sfruttare al massimo le riserve di energia e di proliferare anche in ambienti estremamente umidi, adattandosi all’ecosistema e ai suoi cambiamenti. I…

Qual è la pianta più piccola del mondo?

Si possono vaccinare le piante?

SÌ Il loro sistema immunitario non è proprio uguale a quello della specie umana, ma anche le piante possono produrre molecole in grado di eliminare agenti esterni indesiderati. Come per i vaccini a mRNA per utilizzo umano, l’importante è fornire alle cellule vegetali l’informazione giusta per produrre la molecola che deve venire attaccata. Per esempio, ricercatori del CREA (il Consiglio europeo per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) hanno pubblicato recentemente su Biomolecules i risultati ottenuti con lo sviluppo di una sostanza basata su una macromolecola prodotta naturalmente, un RNA ottenuto attraverso una fermentazione batterica. Questa, spruzzata sulle piante o addirittura sui frutti dopo la raccolta, induce la pianta o il frutto a produrre molecole che bloccano la crescita della botrite (Botrytis cinerea), un fungo che procura immensi…

COME SI FA A CONCENTRARSI SUL LAVORO?

Uno studio pubblicato su Psychology Today rivela che in un normale lavoro d’ufficio si perdono ogni giorno circa 2 ore e 6 minuti in chiacchiere con i colleghi. Anche lo smart working, però, non è esente da distrazioni: in media si riesce a mantenere la concentrazione su un progetto per circa 11 minuti prima di essere interrotti da una telefonata, un messaggio o una mail, e per tornare allo stesso livello di attenzione occorrono mediamente altri 25 minuti. Come fare dunque a essere più produttivi? Di seguito quattro consigli per elevare il rendimento sul lavoro, risparmiando tempo prezioso. 1 SPAZIO DI LAVORO. un ufficio o a casa, avere una postazione ordinata e un campo visivo sgombro da distrazioni è il primo passo per trovare la giusta concentrazione. Stando a uno studio…

COME SI FA A CONCENTRARSI SUL LAVORO?

QUANTO PUÒ COSTARE UNA PECORA?

Oltre 400mila euro, se si tratta di una razza pregiata come la Texel. La pecora più costosa del mondo, fino a oggi, è infatti il montone Double Diamond, venduto all’asta nella città scozzese di Lanark al prezzo record di 367.500 sterline inglesi, poco meno di 430mila euro. Le pecore Texel sono originarie dei Paesi Bassi, in particolare dell’omonima isola nel Mare del Nord, dove la loro presenza fu rilevata per la prima volta a metà del XIX secolo. Per ottenere animali ancora più adatti all’allevamento, le Texel furono incrociate con esemplari delle razze Lincoln e Leicester. MUSCOLOSE. Oggi sono allevate come razza pura in vari Paesi, dal Regno Unito all’Italia fino alla Nuova Zelanda. Si distinguono per una corporatura grossa ma muscolosa, non hanno corna e le loro carni presentano un…

QUANTO PUÒ COSTARE UNA PECORA?

Come funzionano i crediti di carbonio?

Sono titoli finanziari che equivalgono a permessi di inquinare. Il principale mercato regolamentato dei crediti è quello dell’Ue. Chiamato Ets, vi partecipano oltre 11mila aziende e funziona così. L’impresa deve rispettare un limite alle emissioni di CO2 prodotte: se lo supera è tenuta a pagare, e questo dovrebbe spingerla a inquinare meno. In pratica ogni anno l’azienda riceve (in parte gratis, in parte pagando) una quantità di crediti di carbonio. Ogni titolo corrisponde alla possibilità di emettere una tonnellata equivalente di anidride carbonica. Se non vuole essere multata, a fine anno l’impresa deve restituire un numero di crediti sufficienti a coprire le emissioni oltre il limite. Se l’azienda ha inquinato più del previsto, può comprare i crediti mancanti da chi ne ha in eccesso.…

Come funzionano i crediti di carbonio?

Cosa sono gli unicorni negli affari?

Si definisce unicorn una startup dal valore di oltre 1 miliardo di dollari. L’affarista Aileen Lee, che usò il termine per la prima volta nel 2013, scelse l’animale mitologico per descrivere la rarità di queste nuove aziende. Con decacorn si indicano le società che superano i 10 miliardi di dollari, per hectocorn quelle rarissime da 100 miliardi di dollari. Quante sono? Negli Usa gli unicorni hanno fatto segnare un picco nel 2015, con 43 nuove startup in grado di superare 1 miliardo di dollari di valore. Poi i nuovi unicorni sono diminuiti. Queste società non sono quotate e il loro valore si calcola sulla base dei soldi che raccolgono all’inizio. Come? Con una raccolta di capitale a rischio bussando alle porte di vari fondi. Uber, per esempio, nel 2017 ha…

Cosa sono gli unicorni negli affari?

Esiste una discriminazione lavorativa verso gli uomini?

Sì, e persino in un Paese come la Svezia, noto per la sua politica paritaria. Lo ha scoperto l’Università di Linköping usando uno stratagemma. I ricercatori hanno inviato 3.200 finti curriculum ad aziende svedesi per chiedere un impiego, fingendo di essere sia uomini sia donne. Risultato: nelle occupazioni a predominanza maschile come meccanici automobilistici, camionisti, sviluppatori di informatica e magazzinieri, i ricercatori non hanno riscontrato alcuna discriminazione nei confronti delle donne. Le loro richieste venivano accettate e le candidate erano invitate per un colloquio. NIENTE PULIZIE. Non accadeva però lo stesso quando erano gli uomini a candidarsi per lavori considerati tipicamente femminili: infermieri, assistenti all’infanzia, maestri d’asilo. In questi casi le candidature sono state ignorate, soprattutto quando erano per effettuare lavori di pulizia domestica. I risultati della ricerca sono stati pubblicati…

Esiste una discriminazione lavorativa verso gli uomini?

QUANDO È STATO ESEGUITO IL PRIMO TRAPIANTO DI…?

trapianti affascinano l’uomo da sempre, tanto che già nel XII secolo a.C. la mitologia indiana racconta del dio Ganesh a cui venne impiantata una testa di elefante. Nella scienza medica, però, fecero il loro ingresso nel Novecento, anche se fu nel tardo Medioevo che iniziarono i primi esperimenti di innesti ossei. La svolta si ebbe negli anni ’70 del secolo scorso, con la messa a punto dei farmaci antirigetto e con il consolidarsi di procedimenti esplorati negli anni immediatamente precedenti: scopriamo quali, organo per organo. Volto (2005) La prima a sottoporsi a tale delicato procedimento fu Isabelle Dinoire, una donna francese di 36 anni, sfigurata da un cane nel 2005. L’équipe guidata dai professori Bernard Devauchelle e Jean-Michel Dubernard (a cui si deve il primo trapianto di mano nel 2000) portò a…

QUANDO È STATO ESEGUITO IL PRIMO TRAPIANTO DI…?

PERCHÉ I GATTI DANNO PIÙ ALLERGIE DI ALTRI ANIMALI?

Innanzitutto perché passano tutto il tempo a leccarsi: tra le sostanze prodotte dai gatti che possono provocare reazioni allergiche in noi umani la principale è una proteina chiamata Fel d 1, che si trova principalmente nella saliva e nelle ghiandole sebacee. Leccandosi, il gatto se la sparge sul corpo, ricoprendosi di fatto di uno strato di allergeni che possono poi diffondersi nell’aria rimanendo attaccate ai peli o alla pelle morta. Non solo: la Fel d 1 è una molecola piccola e leggera (più piccola degli equivalenti canini come la Can f 1), che rimane in sospensione molto a lungo, ed è anche particolarmente appiccicosa. CIBO SPECIALE. Chi ha un gatto in casa rischia così di portare con sé l’allergene ovunque vada: ecco perché una persona allergica può sviluppare i sintomi di…

PERCHÉ I GATTI DANNO PIÙ ALLERGIE DI ALTRI ANIMALI?

Diventeremo velenosi come i serpenti?

A livello genetico, abbiamo il potenziale per produrre proteine tossiche nelle ghiandole salivari. Uno studio dell’Istituto di Scienza e Tecnologia di Okinawa in Giappone e dell’Australian National University di Canberra dimostra che rettili e mammiferi hanno le stesse basi genetiche necessarie per sviluppare veleno. Esaminando il genoma delle vipere habu di Taiwan, i ricercatori hanno identificato circa 3.000 geni che supportano e regolano il sistema del veleno orale. Il loro ruolo principale consiste nel regolare il processo del ripiegamento proteico, attraverso cui le proteine assumono la loro struttura tridimensionale. Gli studiosi hanno così scoperto che gli stessi geni sono presenti anche in vari mammiferi, fra cui gli esseri umani; nel caso delle specie non velenose, però, anziché supportare la produzione di proteine del veleno questi geni provvedono al corretto ripiegamento…

Diventeremo velenosi come i serpenti?

Si può sopravvivere a un fulmine?

SÌ E succede spesso: nove “fulminati” su dieci possono raccontarlo (esiste perfino un’associazione dei sopravvissuti, la Lightning Strike & Electrical Shock Survivors International), sebbene la temperatura di una saetta possa raggiungere e superare perfino quella della superficie del Sole. Ci si salva perché la velocità del fulmine è tale da far sì che l’elettricità “scorra” per lo più sulla pelle, provocando ustioni e facendo i vestiti a brandelli; la scarica elettrica massiccia, rilasciata in una frazione di millisecondo, diventa invece letale se passa attraverso il corpo e induce un cortocircuito del cuore o provoca ustioni interne, meno frequenti però rispetto a quando per esempio si tocca accidentalmente un apparecchio elettrico difettoso. I morti sono relativamente pochi, circa 4.000 all’anno nel mondo; chi scampa il peggio può tuttavia avere conseguenze serie.…

Si può sopravvivere a un fulmine?

Si possono far ricrescere i denti?

Forse sì. Un giorno indurre la ricrescita di un dente caduto potrebbe diventare la prassi e soppiantare le attuali pratiche odontoiatriche grazie alla scoperta del gene USAG-1, potenzialmente in grado di stimolarne la rigenerazione. A realizzarla è stato un team di ricercatori degli atenei di Kyoto, Aichi, Osaka e Fukui (Giappone), che ha pubblicato i risultati del proprio lavoro su Science Advances. I primi esperimenti condotti sui furetti (scelti per via del modello dentale simile a quello umano, che prevede denti da latte seguiti da quelli definitivi) hanno dato esiti promettenti, ma non privi di alcuni effetti collaterali. Il gene USAG-1, infatti, inibisce due molecole di segnalazione note come BMP e WNT, coinvolte non solo nello sviluppo dei denti ma anche di altri organi. Interferire con esse ha portato inizialmente…

Si possono far ricrescere i denti?

Quanto spazio occupa il Coronavirus?

Quello presente sul pianeta non riempirebbe mezza lattina da 330 ml. Lo ha calcolato Christian Yates, professore di biologia matematica all’università inglese di Bath. Considerando che a essere più colpita dal SARS-CoV2 è la specie umana, per stimare il numero totale di particelle virali Yates è partito dalla quantità di persone contagiate ogni giorno, arrivando fino a tre milioni. Se la carica virale, cioè la quantità di particelle virali ospitate da una persona, aumenta fino a raggiungere il culmine al sesto giorno dal contagio, stimando i picchi e adottando un valore intermedio di 10 miliardi di particelle virali, Yates ha stimato che in ogni momento nel mondo ci sono 200 milioni di miliardi di particelle virali. Il volume di ognuna di essa si calcola in media in 100 nanometri, per…

Quanto spazio occupa il Coronavirus?

Quale parte del corpo guarisce più in fretta?

La lingua e, in generale, la bocca. Innanzitutto, perché lingua, guance, gengive e interno delle labbra sono rivestite da tessuto mucoso. Una ferita alla cute richiede la ricostruzione dei diversi strati di cui è costituita, mentre tale tessuto ha una composizione molto più semplice e, quindi, si rigenera prima. Inoltre, il tessuto mucoso è ricco di vasi sanguigni: il sangue apporta ossigeno alla zona danneggiata favorendone la guarigione. SALIVA MIRACOLOSA. Merito della guarigione più rapida è anche della saliva, che ha proprietà cicatrizzanti. Uno studio dell’Università di Amsterdam ha scoperto che le ferite trattate con saliva umana guariscono molto prima. Gli studiosi hanno individuando anche la sostanza responsabile della riparazione del tessuto: l’istatina, un peptide (una corta catena di amminoacidi, i mattoncini che costituiscono anche le proteine), già noto per le…

Quale parte del corpo guarisce più in fretta?

OGGI NASCONO PIÙ GEMELLI RISPETTO AL PASSATO?

Sì, stanno nascendo più gemelli che mai. Dagli anni ’80 il tasso di parti gemellari è aumentato del 33%, passando da 9 a 12 casi ogni 1.000 parti. Ciò significa che ogni anno, nel mondo, nascono circa 1,6 milioni di gemelli. Oppure, in altri termini, che ogni 42 neonati, uno ha un gemello. L’ha accertato uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato su Human Reproduction, che ha esaminato le statistiche sulle nascite in 112 Paesi fra il 1980 e il 2015. DIVERSE LE CAUSE DI QUESTA CRESCITA. In Africa il tasso di gemellaggio è alto per motivi genetici tipici delle popolazioni locali e per l’elevato tasso di natalità. Negli altri Paesi, soprattutto i più ricchi, dipende dal fatto che le madri generano figli in età avanzata, e la probabilità di avere figli…

OGGI NASCONO PIÙ GEMELLI RISPETTO AL PASSATO?

Si possono suturare le ferite con le… formiche?

SÌ Anche se il metodo può sembrare strano, alcune popolazioni dello Yucatan in passato usavano le formiche del genere Atta per suturare le ferite. Questi insetti, noti più comunemente come “formiche tagliafoglie”, hanno infatti mandibole enormi. Per la sutura, è necessario avvicinare la loro testa ai lembi della ferita, precedentemente accostati, e indurre le formiche a morderli. Quando la formica è ben attaccata, le viene tagliata la testa, così da “fermare” il punto. La procedura è presente in una scena del film Apocalypto (2006). Normalmente, le formiche tagliafoglie usano le loro forti mandibole per ricavare dalle foglie dei frammenti, che poi trasportano nel formicaio, dove servono da substrato alla coltivazione dei funghi di cui questi insetti si nutrono.…

Si possono suturare le ferite con le… formiche?

Spazio L’ascensore spaziale. Di nuovo...

L’ascensore spaziale è una di quelle idee che torna periodicamente a far parlare di sé, nel mondo scientifico e non. Ipotizzato per la prima volta nel 1895 dall’ingegnere russo Konstantin Tsiolkovski – suggestionato dalle opere di Jules Verne – l’ascensore spaziale è esattamente quello che il nome suggerisce: un sistema di cavi, con un capo ancorato a Terra e l’altro in orbita geostazionaria, lungo il quale si muovono cabine e carichi. Un ascensore che collegasse la Terra allo spazio potrebbe ridurre drasticamente il costo di messa in orbita dei satelliti o di invio di materiali verso il cosmo. Ma i problemi tecnici per la realizzazione di un sistema di questo tipo, primo tra tutti la robustezza e il peso dei cavi, lo relegano alla fantascienza. Ora però c’è un nuovo…

Spazio L’ascensore spaziale. Di nuovo...

Animali Il maltrattamento degli “zibetti del caffè” Il luwak, zibetto del sud-est asiatico, negli allevamenti viene nutrito dei migliori chicchi di caffè delle locali coltivazioni. I chicchi, infatti, vengono fermentati dagli acidi del suo stomaco e dagli enzimi, ma non digeriti del tutto, infine vengono espulsi interi... e trasformati nel caffè più buono (per gli intenditori) e più costoso del mondo. Nonostante il loro rendimento, però, gli allevatori trattano gli zibetti molto male. (Continua su Focus.it) https://bit.ly/DR-00049 Per leggere la notizia in versione estesa, basta collegarsi al link o inquadrare il codice a barre con la fotocamera attiva (se si usa un iPhone o iPad) oppure usando Google Lens o una qualsiasi app per la scansione di QR Code (se si usa uno smartphone o un tablet Android). Il video più condiviso: il…

COSA DICONO LE VARIE RELIGIONI SULLA NASCITA DEL COSMO?

Stando al modello cosmologico più diffusamente accettato nella comunità scientifica, circa 14 miliardi di anni fa l’universo fu creato da una gigantesca “esplosione”, nota come Big Bang. Ma come mai è accaduto? A tale domanda religioni e filosofie provano a dare una risposta da millenni, proponendo a loro volta differenti versioni circa l’origine dell’universo: andiamo a vedere quali. COSMOLOGIA EGIZIA. Secondo il mito più diffuso, incentrato sull’Enneade di Eliopoli (un gruppo di nove divinità venerate nell’ambito del culto del Sole), il dio primordiale Atum creò innanzitutto sé stesso, dandosi un nome e generando gli altri dèi. Poi, dalla cima di una collina emersa dalle “acque del caos” (un brodo primordiale noto come “l’abisso in cui tutto è imploso” e identificato con una divinità di nome Nun), creò l’universo. COSMOLOGIA GRECA. Nelle cosmogonie…

COSA DICONO LE VARIE RELIGIONI SULLA NASCITA DEL COSMO?

Che cos’è la sindrome della rassegnazione?

È stata chiamata così una condizione osservata in Svezia nei figli di migranti ai quali è stata rifiutata la richiesta di asilo. I bambini, tutti profughi con un vissuto molto difficile alle spalle, cadono in un sonno profondo che può durare anche anni. Sono alimentati tramite un sondino e i genitori, durante il giorno, cercano di mantenere il tono muscolare massaggiandoli e muovendo loro le gambe e le braccia. La sindrome della rassegnazione ha colpito centinaia di bambini di origine yazida, oppure provenienti dai Paesi dell’ex Unione Sovietica e dai Balcani. Fenomeni simili erano stati osservati in passato nei bambini rinchiusi nei campi di concentramento nazisti e, negli Stati Uniti, nei figli di profughi provenienti dal Laos, ai quali era stata rifiutata la richiesta di asilo. Sembra che i piccoli…

Che cos’è la sindrome della rassegnazione?

Qual è la città migliore per i senzatetto?

Una candidata potrebbe essere la cittadina di Ulm, in Germania. Questo comune ha infatti installato nei propri parchi i cosiddetti Ulmer Nest (Nidi di Ulm), cioè piccole “capsule di sopravvivenza” dove i senzatetto possono trovare rifugio per la notte, soprattutto nei lunghi e freddi mesi invernali. Questi “nidi” in acciaio e legno possono accogliere due persone, sono serviti da pannelli solari per il riscaldamento e sono dotati di due sensori: quello di movimento avvisa gli assistenti sociali della presenza di uno o più ospiti, mentre quelli termici trasmettono informazioni sulla temperatura e sul corretto funzionamento dell’impianto. I dati fluiscono poi su una “app” che li incrocia e rileva i possibili malfunzionamenti in modo che si possa intervenire rapidamente.…

Qual è la città migliore per i senzatetto?

I pettegolezzi possono farci del bene?

Pare che i pettegolezzi non siano per forza una cosa negativa. Eppure spettegolare sulle conoscenze comuni, spesso criticandole e rivelandone i segreti, è considerato riprovevole. Ma Eshin Jolly, psicologa della Dartmouth University, ha rivelato su Current Biology che questa abitudine ha anche un lato positivo. FIDUCIA. Per dimostrarlo ha creato un gioco online in cui si riceveva del denaro e si poteva scegliere, con una decisione nota solo a pochi, se metterselo in tasca, o contribuire a una cassa comune, che, aumentata del 50%, veniva poi divisa fra tutti in parti uguali. Insomma, per cooperare al “bene comune” bisognava avere fiducia negli altri. Quando le sessioni di gioco si svolgevano con solo discussioni pubbliche, però, la fiducia, cioè i contributi alla cassa comune, scendeva rapidamente, perché era difficile capire di chi…

I pettegolezzi possono farci del bene?

PERCHÉ SIAMO AFFASCINATI DALLE FAMIGLIE REALI?

Da una particolare, i Royals britannici. Il perché dipende dal mito, dall’archetipo e da una serie di ragioni che affondano le radici nella psiche, nella storia e nella favola. L’archetipo: fin dall’infanzia ci leggono storie di principi e principesse, castelli dalle alte torri, gesta romantiche di cavalieri dal sangue blu. Poi attraverso la tv e i social scopriamo che principi e principesse esistono davvero, e che oggi sposano spesso commoner, come dire “popolani”, il che fa scattare il meccanismo dell’identificazione. Sai mai che capiti a uno/a di noi? COME CENERENTOLA. Anche Walt Disney ha le sue responsabilità: la sindrome di Cinderella (Cenerentola) continua a lavorare al fianco anche le ragazze più toste (che lo sognano ma non lo dicono). Ecco che nasce la voglia di far parte di qualcosa di più…

PERCHÉ SIAMO AFFASCINATI DALLE FAMIGLIE REALI?

Qual è la parola più cercata in Italia su Google?

Statistiche alla mano, fino a qualche tempo fa la parola più cercata era “mondo”, ma gli eventi degli ultimi tempi, connessi alla pandemia di Covid-19, hanno cambiato radicalmente le nostre prospettive. Come attestano i dati forniti da Google circa le “parole di tendenza” (considerati più attendibili di quelli che possono emergere da un qualsiasi sondaggio, dove c’è il rischio che le persone non siano totalmente sincere), il primo posto nelle ricerche del 2020 è infatti occupato dalla parola “Coronavirus”. Nel dettaglio, nel corso del 2020, il termine Coronavirus è stato cercato a livello globale più di 60 milioni di volte al mese. Di tali ricerche, ben 11 milioni hanno riguardato l’Italia, dove nella “top ten” delle parole più di tendenza dell’ultimo anno spiccano anche altri termini direttamente legati al problema…

QUALI SONO I LIBRI PIÙ STRANI DEL MONDO?

1 IL CORANO SCRITTO CON IL SANGUE DI SADDAM HUSSEIN Nel 1997, per il suo 60° compleanno, il dittatore commissionò uno speciale volume per rendere grazie a Dio di averlo aiutato in molte “cospirazioni e pericoli”. Il libro in questione, scritto dal calligrafo Abbas Shakir Joody al-Baghdadi usando “presumibilmente” 27 litri di sangue del leader iracheno, è un Corano di 640 pagine, 114 capitoli e oltre 300.000 parole, che venne collocato in un padiglione presso la moschea chiamata “la Madre di tutte le battaglie” di Bagdad, per la vista di pochi eletti. Oggi è in un caveau e imbarazza le autorità religiose, perché nell’Islam è proibito usare il sangue per scrivere, ma lo è pure distruggere una copia del Corano. 2 LA BIOGRAFIA RILEGATA IN PELLE UMANA Le memorie di James Allen, alias…

QUALI SONO I LIBRI PIÙ STRANI DEL MONDO?

I pittori dell’Età della pietra si drogavano?

Per realizzare le loro opere, cercavano appositamente lo “sballo” avventurandosi in ambienti privi di ossigeno. È l’ipotesi degli archeologi dell’università di Tel Aviv, che si sono domandati perché gli artisti dell’Età della pietra, vissuti fra 14mila e 40mila anni fa, spesso andassero a dipingere nelle profondità delle caverne. Il loro studio si è basato sulle grotte del Paleolitico superiore scoperte in Europa Occidentale nel XIX secolo, decorate con motivi di animali, impronte di mani e segni geometrici astratti. Poiché per spostarsi nei cunicoli servivano delle torce, i ricercatori hanno simulato gli effetti che il fuoco e l’altezza delle caverne potevano avere sulle concentrazioni di ossigeno in quegli spazi chiusi. E hanno scoperto che, con una permanenza di appena 15 minuti, nei passaggi più stretti il livello di ossigeno scendeva fin…

I pittori dell’Età della pietra si drogavano?

Come fanno i pantaloni di Hulk a rimanere interi?

Quando, nei fumetti e nei film Marvel, il mite Bruce Banner si trasforma nell'orribile, arrabbiatissimo Hulk, la sua camicia, i calzini, perfino le scarpe vanno in pezzi... ma i pantaloni (e immaginiamo anche le mutande) no! In una intervista, Stan Lee, ideatore di Hulk, Spider Man e i Fantastici Quattro, ha ipotizzato che i pantaloni di Bruce siano fatti di un tessuto speciale, realizzato con “molecole instabili”, in grado di contrarsi ed espandersi al bisogno. D'altra parte, ha suggerito Lee, è possibile che gli incredibili pantaloni indossati da Hulk siano un dono del suo amico Reed Richards, alias Mister Fantastic, che ha la capacità di allungare straordinariamente il suo corpo e conosce quindi tutti i segreti dell'elasticità.…

Come fanno i pantaloni di Hulk a rimanere interi?

In Italia si imparano bene le lingue straniere?

Mica tanto. Lo dimostra lo studio European Language Index, che ha analizzato nei 27 Paesi dell’Unione Europea i diciotto fattori che contribuiscono a creare un ambiente favorevole all’apprendimento delle lingue: fra questi ci sono il grado di plurilinguismo, la percentuale di bambini che imparano una lingua straniera nella scuola primaria, la programmazione di film e programmi tv stranieri e il modo in cui vengono tradotti per il pubblico. I risultati ci piazzano al secondo posto fra i peggiori. Solo in Bulgaria è ancora più difficile imparare inglese e simili: questo nonostante l’Italia esponga i bimbi a un secondo idioma già dalle elementari, facilitando così l’acquisizione di migliori competenze. E nonostante sia fra i primi dieci Paesi al mondo per numero di lingue parlate (ben 47), un elemento che allena l’orecchio…

Perché questo quadro fece scandalo?

Il dipinto Sogni, del pittore livornese Vittorio Corcos (1859-1933), fu presentato a Firenze nel 1896. La tela suscitò “un chiasso indiavolato” per lo sguardo e la posa audace della modella, Elena Vecchi, che fecero perdere alla ventitreenne molte proposte di matrimonio. Si contestava il suo starsene da sola seduta su una panchina, oltretutto con dei libri accanto! Il titolo inoltre alludeva a “ciò di cui non dovrebbero sognare le ragazze”, si disse. La giovane era figlia di un amico di Corcos, lo scrittore Augusto Vittorio Vecchi, noto come Jack La Bolina, nome rubato al romanzo di Cooper L’ultimo dei mohicani. La tela è conservata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.…

Perché questo quadro fece scandalo?

Le sirene nel mito sono solo femmine?

Le sirene tradizionalmente vengono rappresentate con l’aspetto di donna nella parte superiore del corpo e di pesce in quella inferiore, anche se nella mitologia greca all’inizio erano raffigurate come creature mostruose con il corpo di uccello e il volto di donna. Erano solite ammaliare i naviganti con il loro canto e l’aspetto seducente... e non erano solo di sesso femminile, essendoci raffigurazioni su ancore e vasi in cui appaiono dotate di barba a punta. Le sirene maschio scomparvero dall’immaginario artistico attorno al V secolo a.C. Durò invece più a lungo il mito dei tritoni, comunemente considerati la versione maschile delle sirene (nella foto, un mosaico romano del II secolo, conservato a Tunisi), ma che sono altri esseri mitologici, nati da Poseidone, il dio del mare, e caratterizzati da un tronco…

Le sirene nel mito sono solo femmine?

CHE COS’È L’INSULOMANIA?

O“islomania”, come la chiamava lo scrittore britannico Lawrence Durrell (1912-1990), è quella malattia – per fortuna senza disturbi – di chi impazzisce per le isole. Ecco cosa scriveva: “L’islomania è descritta come una rara e sconosciuta sofferenza spirituale. Ci sono uomini che ritengono in qualche modo le isole irresistibili; la conoscenza che riescono a ottenere di qualcuna di esse, di questo piccolo mondo chiuso e circondato dal mare, li colma di un’indescrivibile ebbrezza. Questi insulomani-nati sarebbero discendenti degli abitanti di Atlantide (Atlanteants) e il loro subconscio aspirerebbe ardentemente alla vita insulare”. UN LIBRO PER SAPERNE DI PIÙ. Lo scrittore girovago Fabio Fiori ha approfondito l’argomento nel libro Isolario italiano (Ediciclo), appena uscito, dove da buon marinaio traccia la rotta per un viaggio tra isole reali, come Capri, Elba, Ponza, Procida, Stromboli,…

CHE COS’È L’INSULOMANIA?

Perché Ligabue dipingeva facendo il verso degli animali?

Antonio Ligabue (1899-1965) nei suoi potenti quadri ritrasse molto spesso drammatiche lotte tra animali, sia esotici che domestici. Qualche esempio? Tigre assalita dal serpente, Lotta di galli, Gatto selvatico con nibbio. Per riuscire a dipingere in modo così coinvolgente l’artista osservava attentamente il mondo animale, che lo aveva affascinato sin da adolescente nei cortili, nelle fiere e nello zoo di San Gallo (la cittadina svizzera in cui viveva). Non solo. Per empatizzare più profondamente con i suoi “modelli”, quando li ricreava con i colori si metteva davanti allo specchio e ne imitava versi e posizioni. Cercava insomma di somigliare loro il più possibile, convinto che gli animali vedessero la realtà per quella che era davvero, diversamente dagli uomini. Ligabue ebbe una vita molto difficile, piena di sofferenze. E se il…

Perché Ligabue dipingeva facendo il verso degli animali?

Davvero esistono solo due statue di Charles Dickens?

Sì, e se fosse stato per lo scrittore britannico (1812-1870) non ce ne sarebbe stata nessuna. Odiava a tal punto le statue delle grandi personalità che, nel suo testamento, proibì che se ne erigessero in suo onore. In Inghilterra le sue volontà sono state rispettate fino al 2012 quando, in occasione del 200esimo anniversario della sua nascita, i concittadini di Dickens, nato a Portsmouth, sulle coste meridionali, hanno deciso di commissionare un monumento in sua memoria. Il compito è stato assegnato allo scultore Martin Jenning, che si è ispirato a una fotografia dove l’autore di Oliver Twist è seduto a leggere un libro alle figlie nella sua casa nel Kent. L’opera, in bronzo, è stata inaugurata nel 2013 a Guildhall Square, piazza principale di Portsmouth. Oltreoceano esiste anche un’altra scultura…

Davvero esistono solo due statue di Charles Dickens?

COME È ORGANIZZATA UNA “BRIGATA” IN CUCINA?

1 EXECUTIVE CHEF. È una sorta di “generalissimo” e si trova in strutture molto grandi, dotate di più ristoranti (e dunque di più cucine). A lui spetta l’approvazione dei vari menù, la fissazione dei prezzi dei singoli piatti e una serie di decisioni manageriali, relative per esempio all’assunzione dei dipendenti e agli ordini da inoltrare ai fornitori. 2 CHEF DE CUISINE. Noto anche come capocuoco, dirige sul campo la cucina secondo le indicazioni generali dell’executive chef, selezionando gli ingredienti (spesso è lui stesso a sceglierli al mercato), indirizzando il personale e controllando i singoli piatti prima che siano portati ai tavoli, per garantire fino all’ultimo che tutto sia perfetto. 3 SOUS CHEF. Chiamato anche secondo chef, è il braccio destro del capocuoco e lo sostituisce in caso di assenza. Lo aiuta inoltre…

COME È ORGANIZZATA UNA “BRIGATA” IN CUCINA?

Esiste l’albero genealogico dei vini italiani?

Sì, lo ha definito uno studio italiano pubblicato sulla rivista Frontiers in Plant Science. Si tratta della più estesa indagine genetica del germoplasma viticolo italiano, che grazie a speciali marcatori molecolari ha permesso di risalire alle parentele di 1.232 varietà diverse. SPIRITO DIVINO. La scoperta più clamorosa? Nonostante la ricchezza di biodiversità vinicola italiana e l’alto numero di vitigni (2.300 su 3.000 stimati mondiali) distribuiti sul territorio, i capostipiti sono appena dieci: il noto Sangiovese, Mantonico bianco, Aglianico, Garganega, Bombino bianco, Termarina (Sciaccarello), Orsolina, Uva Tosca, Moscato bianco e il prolifico Visparola che risale alla Magna Grecia. Nell’intreccio di parentele italiane e straniere c’è da perdersi. Un esempio? Il Moscato bianco e lo Zibibbo (Moscato d’Alessandria) hanno nonni greci, i sardi Monica, Nieddu Mannu e Torbato discendenze spagnole. I famosi Ribolla…

Esiste l’albero genealogico dei vini italiani?

Qual è il dolcificante più antico?

Il miele, e per migliaia di anni è stato anche l’unico. Lo testimoniano incisioni rupestri dedicate alle api, risalenti fra 8.000 e 40.000 anni fa. Antichi rilievi egizi indicano la pratica dell’apicoltura già nel 2600 a.C. Ma per l’Africa subsahariana le prove archeologiche dirette erano mancate fino a oggi. CERA. Ora una ricerca dell’Università Goethe di Francoforte è riuscita a identificare residui di cera d’api in frammenti di vasi della cultura Nok di 3.500 anni fa. I Nok erano un popolo nomade di cacciatori e guerrieri che viveva nel bacino del fiume Niger. Le tracce sono state trovate nei pori della terracotta, grazie a particolari esami chimici. Molto probabilmente i Nok hanno separato il miele dai favi cerosi riscaldandoli nelle pentole. Ma può darsi che il miele fosse lavorato insieme ad…

Qual è il dolcificante più antico?

Qual è il formaggio più costoso del mondo?

È il Pule, un formaggio serbo che costa 1.140 euro al chilo e che viene realizzato con il latte d’asina della riserva naturale di Zasavica, tra i monti Balcani. Il motivo di tale spropositato prezzo è il fatto che per ottenere una sola forma di cacio occorre mungere decine di asine balcaniche, che però producono ben poco latte, in media 25 litri l’una ogni anno. Il Pule non è l’unico formaggio così costoso e si contende il primato con il Moose Cheese, derivato da tre diversi tipi di latte d’alce e prodotto solo nella cittadina svedese di Bjurholm, per poi essere venduto a oltre 1.000 euro al chilo. Estremamente caro è anche il White Stilton Gold, una versione speciale del più noto formaggio Stilton, farcito con una foglia d’oro commestibile…

Qual è il formaggio più costoso del mondo?

IL FICO È UN FRUTTO?

NO Il fico è una grossa infiorescenza che contiene al suo interno i veri frutti, gli acheni, rivestiti dalla dolcissima polpa che rappresenta la parte commestibile. La pianta del fico è molto antica, ricercatori dell’Università di Harvard e della Bar-Ilan University hanno trovato nel 2006, in un sito archeologico in Palestina, fichi carbonizzati coltivati circa 11.400 anni prima. E d’altra parte si narra che l’albero dell’Eden proibito all’uomo non fosse un melo ma... un fico. SALUTARE. Il fico è un eccellente alimento antiossidante grazie alla presenza di Vitamina B e K, è inoltre ricco di potassio, calcio, minerali, acqua, grassi e zuccheri. Ed è poco calorico: 100 g portano circa 70 kcal. Ha inoltre proprietà terapeutiche: dona energia, rafforza la vista, idrata i tessuti, può essere un lassativo, normalizza la produzione…

IL FICO È UN FRUTTO?

10 CURIOSITÀ SUL PADEL

Già da anni in fase di costante diffusione, il padel è diventato uno sport popolarissimo soprattutto in tempi di pandemia, essendo una delle poche attività praticabili rispettando il distanziamento. Il suo segreto? La semplicità, che lo rende appetibile per giocatori di qualsiasi età e condizione fisica. Di seguito, le principali curiosità sullo sport del momento. 1 NATO PER ERRORE. A inventare il padel, nel 1969, fu il messicano Enrique Corcuera, che ebbe l’intuizione osservando il proprio campo da tennis casalingo (di dimensioni ridotte), caratterizzato da muri a ridosso della superficie di gioco. Oggi i muri sono spesso sostituiti da vetri temperati o altri materiali che consentano un rimbalzo regolare, alternati a una griglia in metallo. 2 “PARENTE” DEL TENNIS. Il padel ha alcune regole simili al tennis (come il punteggio e la…

10 CURIOSITÀ SUL PADEL

Qual è il record del mondo di “salto dall’acqua”?

Il primato attuale è di 2 metri e 30 centimetri ed è detenuto dal ventunenne Omar Sayed Shaaban, studente di ingegneria dell’Università del Cairo e campione di nuoto subacqueo pinnato. Indossando per l’appunto una monopinna, e dandosi lo slancio dal fondo di una piscina olimpica, il giovane egiziano è riuscito a sbucare dal pelo dell’acqua fino a toccare con la mano una sorta di pignatta sospesa sulla sua verticale a 230 centimetri di altezza. «Per stabilire un record del genere non serve lavorare sui muscoli», ha poi spiegato, «ma occorre al contrario azzerare la massa grassa e lavorare su agilità e velocità dei movimenti subacquei». Il primato, certificato dai giudici del Guinness World Record lo scorso 4 marzo, migliora di ben 30 cm quello precedente, detenuto pari merito da tre…

Qual è il record del mondo di “salto dall’acqua”?

Chi furono i rivali più accaniti del pugilato?

Muhammad Ali, alias Cassius Clay (1942-2016) e Joe Frazier (detto Smokin’ Joe, 1944-2011). Muhammad Ali fu anche simbolo di coraggio e orgoglio: nel 1960, per rivendicare i diritti dei neri, gettò l’oro olimpico nel fiume Ohio. Nel 1964, campione del mondo, si convertì all’Islam e prese il nome di Muhammad Ali. Inoltre strappò la cartolina per il Vietnam, gesto che gli costò il titolo, oltre a una condanna a 5 anni di reclusione. Nel 1971 la Corte suprema lo riabilitò, ma nel frattempo la sua battaglia per l’obiezione di coscienza lo aveva reso un’icona degli anni Sessanta. Per riconquistare il titolo, sfidò quello che sarebbe diventato il suo peggior avversario, Joe Frazier (oro olimpico nel 1964). Ma quella sera dell’8 marzo 1971, al Madison Square Garden di New York, Frazier…

Chi furono i rivali più accaniti del pugilato?

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