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86 Articles

Mi è capitato di farci caso qualche anno fa. Sarà stato il 2008 e in quel momento Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica francese, era probabilmente l’uomo più potente del mondo. Al picco della sua parabola politica, fresco di nozze con Carla Bruni, attento regista della propria immagine pubblica, Sarkozy aveva invitato nell’appartamento privato un unico fotografo che testimoniasse, a beneficio dei settimanali francesi, la vita della coppia presidenziale. Ricordo in quelle foto la magnificenza delle sale dell’Eliseo, gli scorci sulla Parigi monumentale, tavole imbandite per la prima colazione. C’era solo un minuscolo dettaglio fuori posto a disturbare quella plastica dimostrazione di potere. In un angolo della camera da letto, tra letto king-size e comodino, era lì: il groviglio. Disordinati, inestricabili, numerosissimi fili e fili dei caricatori di telefoni e tablet.…

EXTRA-ORDINARIO

Parlare con Derry Moore, dodicesimo conte di Drogheda, proprio nell’anno che celebra il quarantesimo anniversario della nascita di AD Italia, ha per noi un significato speciale. Fu lui infatti a scattare l’immagine di copertina nel maggio 1981, quando tutto ebbe inizio. Per questo appuntamento, in cui i grandi nomi della fotografia d’interni condividono con il lettore uno scatto che sta loro particolarmente a cuore, lo abbiamo (virtualmente) raggiunto nella sua dimora di Notting Hill. «Questa immagine», racconta Moore, «fa parte del servizio che realizzai a Madrid nella residenza di don Fernando de Aragón y Carrillo de Albornoz, l’allora marchese di Casa-Torres, che è sicuramente una delle case più incredibili che mi sia capitato di fotografare e pubblicare (“A Spanish Cornucopia”, Architectural Digest, maggio 1982). Nonostante la collezione di opere d’arte del proprietario…

EXTRA-ORDINARIO

UN ALBERO DA VIVERE

Life Reef è un progetto che ho concepito nel 2002/2003 per un immobiliarista messicano. La mia ambizione, all’epoca, era quella di ridare magia alla quotidianità delle persone che lo avrebbero abitato offrendo loro gli scenari di una villa con giardino pur soddisfacendo le esigenze del vivere insieme, rendendo l’ambiente più rispettoso e piacevole. Alla fine, il concetto era semplice: sovrapporre gli appartamenti, uno per piano e tutti con ampie terrazze verdi, per creare non una torre-condominio ma un “albero da vivere” capace, con la sua verticalità, di ridurre l’impatto della densità umana sul terreno. Questo progetto irrealizzato rimane per me un ideale, specie per le zone geografiche temperate. Realizzarlo oggi sarebbe di grande pertinenza. Jean-Marie Massaud, diplomato all’ENSCI nel 1990, ha aperto il suo studio nel 2000: progetta a tutto tondo, dai…

UN ALBERO DA VIVERE

GIRO DI POLTRONE

Cosa fanno le poltrone degli uffici deserti durante lo smart working? Ballano! Non c’era ancora il Covid quando Urs Fischer immaginò un paio di anni fa Play, un’opera composta da nove poltrone ergonomiche di diverso design, brand e colore alle quali la coreografa Madeline Hollander ha insegnato a danzare. Il progetto apparentemente semplice è il risultato di un software complicatissimo che permette alle sedie non solo di muoversi a passo di danza, ma anche di reagire alla presenza dello spettatore in modi imprevedibili e bizzari. Ogni poltrona è programmata individualmente con il suo specifico carattere. Una è più socievole e insegue lo spettatore. Una è più guardinga e quando qualcuno si avvicina si ritrae timida e impaurita. Un’altra è solitaria e si dirige sempre negli angoli più remoti dello spazio. Ma…

GIRO DI POLTRONE

«L’arredamento della nostra casa diventa il teatro della vita privata, quella scena dove ogni stanza permette il cambiamento:è la casa palcoscenico»ALESSANDRO MENDINI MICHAEL ANASTASSIADES In bilico tra arte e design, realizza oggetti eleganti, essenziali e ad alto tasso tecnologico. Cipriota di nascita, di base a Londra. MICHELE BÖNAN Architetto, prende ispirazione dai viaggi che per lui sono sempre emozioni, esperienze che diventano arredi e spazi. Lo studio è a Firenze. GIUSEPPE BAVUSO Architetto e designer che unisce un segno quasi minimalista a una grande ricerca di materiali innovativi. Vive e lavora a Seregno. NATALIA BIANCHI Architettura e design per lei sono pure arti visive: passando dal pop al neoclassico, fino al minimalismo. Milano è il suo centro. RONAN & ERWAN BOUROULLEC Originari della Bretagna, lavorano in coppia a Parigi. Si ispirano alla natura firmando progetti essenziali e insieme sorprendenti, innovativi. FRANCESCO…

PRIMA PAGINA Back to office?

Dopo un anno passato a casa, molti di noi desiderano più di ogni altra cosa abbandonare il divano e il tavolo della cucina e tornare al lavoro. Het Bureau, “la scrivania”, la nuova mostra del Design Museum Gent (fino al 22/8), è particolarmente allineata al momento storico. Può essere letta sia come una celebrazione di tutto quello che ci è mancato durante l’isolamento oppure, più probabilmente, come l’epitaffio per un oggetto che sta andando verso l’estinzione, come il tavolo da pranzo e la libreria. La vorticosa Boomerang di Maurice Calka del 1969, in fibra di vetro con monitor tv e sistema di interfono incorporati, è un ricordo del tempo in cui la scrivania era considerata come un centro di comando, status symbol potente per i finanzieri “masters of the universe” di…

PRIMA PAGINA Back to office?

SCRITTO IN CALCE

FERMO IMMAGINE Villette, appartamenti, soffitte, chalet, sotterranei, case di famiglia e case da single, ognuno dei luoghi in cui abbiamo abitato è un capitolo, a volte anche brevissimo, della nostra storia. Ci definisce come esseri umani: figli, amanti, mariti, genitori, amici. Dall’idea che per raccontare una vita sia necessario osservare e dare voce alle case in cui questa vita è transitata nasce Il libro delle case di Andrea Bajani, appena pubblicato da Feltrinelli. AD: Perché dare la responsabilità di un racconto alle case? AB: Sono partito facendo un semplice elenco delle case in cui ho vissuto perché sono convinto che la prima sia stata l’origine di quello che sono diventato. Dà una certa ebbrezza ipotizzare di poterla sfilare dalla lista per modificare, secondo questo ragionamento, quello che è successo poi. Ma intervenire sul passato è…

SCRITTO IN CALCE

SOTTO LA PIOGGIA di Pitchaya Sudbanthad A Bangkok, una casa di duecento anni è stata plasmata dal tempo e dalle vite di chi ci ha abitato. E in un futuro distopico in cui la liquidità del mondo rischia di recidere le radici della memoria, diventa la roccaforte di ciò che eravamo. LA CASA VIVENTE di Andrea Staid In un giro del mondo attraverso le architetture vernacolari l’autore si addentra nel senso profondo dell’abitare, che per tutti i popoli è sinonimo di “vivere”. Un viaggio tra capanne, palafitte, tende, che si legge come un romanzo. «LE CASE SONO OGGETTI DEGLI UOMINI. DENTRO DI LORO C’È LA VITA INVISIBILE DI CHI LE HA PENSATE, PROGETTATE, REALIZZATE»MASSIMO CUOMO…

IL COLLEZIONISTA DI EMOZIONI

Le Corbusier li chiamava objets à réaction poétique, oggetti – conchiglie, sassi, vetri, pezzi di legno – che riteneva capaci di innescare il processo creativo e che per questo raccoglieva e conservava. Li ritroviamo oggi, insieme ad altri, nella mostra Le Corbusier. Viaggi, oggetti e collezioni alla Pinacoteca Agnelli di Torino, in programma da aprile al 30 maggio. Appuntamento speciale perché a orchestrarlo c’è un altro collezionista: l’artista Cristian Chironi, che con il progetto My house is a Le Corbusier abita le residenze dell’architetto svizzero. Dall’Unité d’Habitation di Marsiglia a Casa Curutchet, in Argentina. AD: La storia di My house is a Le Corbusier comincia con lo scultore Costantino Nivola in Sardegna, a Orani, il paese dove era nato e dove lei è cresciuto. CC: C’è un aneddoto che mi viene raccontato…

IL COLLEZIONISTA DI EMOZIONI

Le Corbusier rinnovò il modo di concepire gli edifici e fissò i cinque punti di un’architettura nuova. Che sono attuali ancora oggi. 1. TETTO-GIARDINO Piatto, a sostituzione della copertura a falda. Recupera una parte della casa tradizionalmente non utilizzata. 2. PILOTIS Gli edifici non poggiano più su setti in muratura ma su piloni in cemento, che li separano dal terreno e dall’umidità. 3. PIANTA LIBERA La creazione di uno scheletro in cemento armato elimina il bisogno di murature portanti interne che vincolano gli spazi. 4. FACCIATA LIBERA Altra derivazione dell’ossatura in calcestruzzo: la facciata, senza più funzione strutturale, diventa ritmo di pieni e vuoti. 5. FINESTRE A NASTRO Ampie, per assicurare soleggiamento e aerazione. Sono diventate uno standard nell’architettura industriale. AD: È stato questo, quindi, “l’oggetto a reazione poetica” da cui è nata l’idea del suo programma di residenze? CC: In un…

I COSTRUTTORI DELLA MODERNITÀ

«PROGETTARE NELL’OGGI VUOL DIRE RENDERSI CONTO CHE LE DUE DIMENSIONI DEL TEMPO NON PRESENTE (IL PASSATO E IL FUTURO) SONO UNITE DA UNA SEGRETA PARENTELA, DI CUI IL PRESENTE È UN ANELLO»IGNAZIO GARDELLA Nel dopoguerra italiano, un piccolo gruppo di maestri dell’architettura ha codificato, con allestimenti e progetti di interni, un’eleganza sofisticata e senza tempo, fatta non solo di atmosfere, di sospensioni e gesti inaspettati ma anche di colta professionalità tecnica, da veri costruttori di modernità. È il concetto che oggi Vincent Van Duysen, architetto, designer e direttore creativo di Molteni&C, ha scelto come chiave per raccontare la storia e le idee dell’azienda, guardando alle atmosfere e alle intensità spaziali di quegli interni dai muri lisci e avvolgenti, fatti di setti e di quinte, di sapienti tagli di luce. Omaggio a…

I COSTRUTTORI DELLA MODERNITÀ

«In questa edizione digitale di Life in Vogue, intitolata Love Letter to Milan, abbiamo dato spazio a quelle fantasie progettuali altrimenti irrealizzabili concretamente nella redazione», spiega Federica Sala, curatrice indipendente e design advisor che dall’esordio nel 2018 firma l’evento nelle stanze di Vogue Italia. Vincent Darré, Luke Edward Hall, Anna Karlin, Marion Mailaender, Nendo e Studiopepe hanno così traslocato funzioni e finalità degli uffici in paesaggi futuribili, giardini con pavillon, cave di marmo... Anteprima a inviti il 12 aprile; free admittance per tutti dal 13 al 18. vogue.it «I CREATIVI SONO STATI SCELTI METTENDO INSIEME UNA ROSA DI NOMI INTERNAZIONALI, ACCOSTANDO GIOVANI PROGETTISTI A PRESENZE PIÙ ISTITUZIONALI.COME SE FOSSE UN VERO FUORISALONE»FEDERICA SALA…

MILANO, CAMMINO E TI ASCOLTO

«I LUOGHI DELL’ABITARE PARLANO UN LINGUAGGIO FATTO DI SPAZI, DI OGGETTI, DI SEDIMENTAZIONE DI GESTI, DI SAPERI»ROSANNA PAVONI Far vedere Milano e i suoi luoghi più simbolici con gli occhi di quelle donne e di quegli uomini che nel corso della Storia – e in particolare nel Novecento – le hanno lasciato un patrimonio di cultura, di sapere, di bellezza. È lo scopo del progetto Storie Milanesi, voluto dalla fondazione Adolfo Pini e curato da Rosanna Pavoni, piattaforma digitale (storiemilanesi.org) che suggerisce itinerari particolari e che fa conoscere la città attraverso storie familiari ed eccezionali allo stesso tempo, con i suoi quartieri come erano una volta. I personaggi individuati sono diciassette, ognuno corrispondente a una casa o studio oggi trasformati in museo, presentati dall’architetto/ scrittore Gianni Biondillo che si rivolge direttamente…

MILANO, CAMMINO E TI ASCOLTO

INFINITO MEDITERRANEO

L’Hotel Villa Franca è stato uno dei primi a Positano, testimone e ambasciatore del successo internazionale della Costiera Amalfitana fin dai suoi inizi. È nato nel 1940 dalla trasformazione di una casa padronale: prima in appartamenti per la villeggiatura dell’alta borghesia napoletana, poi in albergo e da circa vent’anni in cinque stelle lusso. «Il nostro hotel è sempre stato un work in progress. Ogni anno apportiamo dei cambiamenti e ristrutturiamo alcune zone», spiega Rosa Taddeo, erede dell’impresa iniziata dal nonno, che insieme al marito Massimo Napoli sovrintende al rinnovamento continuo degli spazi interni e degli esterni. Villa Franca è una tipica casa mediterranea, situata nel punto più alto e dunque più panoramico di Positano. Ed è anche una sorta di white box, all’interno della quale i proprietari possono esprimere creativamente la…

INFINITO MEDITERRANEO

IL POTERE DELLA CURIOSITÀ

C’erano gli occhiali tondi e l’inseparabile papillon, i suoi marchi di fabbrica. Ma la personalità vulcanica di Philippe Daverio andava ben oltre certi piccoli dettagli eccentrici. La moglie Elena Daverio racconta così la curiosità di Philippe, motore inarrestabile del suo collezionismo onnivoro: «“Amo il gioco, l’amore, i libri la musica, la città e la campagna, infine tutto!”. Questo fa dire il maestro delle fiabe Jean de La Fon-taine al suo Polyphille, e in questo Philippe si riconosceva». Oggi 130 opere dalla sua collezione – antiche e contemporanee, con un penchant per le arti decorative e il design del ’900 – costituiscono uno dei focus dell’asta Arredi e dipinti antichi, in calendario dal 20 al 22 aprile presso Il Ponte.…

IL POTERE DELLA CURIOSITÀ

Una vita poliedrica

Autore di pubblicazioni dedicate all’arte, docente, gallerista, uomo politico, Philippe Daverio (1949-2020) nasce in Alsazia da padre italiano e madre alsaziana. A Milano, dove approda nel ’61, consolida la sua passione per l’arte del ’900. Alla fine degli anni ’90 ha inizio la sua carriera televisiva, che culmina nella conduzione di Passepartout, uno dei programmi di divulgazione artistica più longevi e di maggiore successo della storia della Rai.…

Una vita poliedrica

Pura forma: l’apritutto

«OGNUNO DI QUESTI OGGETTI È UN BENE CULTURALE DA PRESERVARE CHE CI HA COLPITO PER LA GRAFICA O IL DESIGN, UNA STORIA CURIOSA O LA SUA SEMPLICITÀ APPARENTE»ANNA LAGORIO Questo apriscatole universale rosso ciliegia, in acciaio e a forma di triangolo, arriva a noi dritto dagli anni Cinquanta. Immutato da allora, ricorda il boom economico italiano, quando le aziende facevano a gara per inventare e mettere sul mercato nuovi strumenti per facilitare la vita domestica. Utilizzato per aprire vasetti, stappare bottiglie, svitare tappi e forare lattine, questo oggetto era ed è un classico in ogni cucina italiana. Oggi, fra gli altri, lo produce Calder.…

Pura forma: l’apritutto

LA STORIA SIAMO NOI

Un archivio di oggetti iconici. Un atlante della cultura materiale e industriale. Un viaggio da Nord a Sud che parla, in modo fresco e contemporaneo, del meglio del made in Italy. Questo è Fattobene, progetto editoriale ed e-shop nato, nel 2015, da un’idea della giornalista Anna Lagorio e del fotografo Alex Carnevali. «Per anni ho raccolto lo sfogo di amministratori delegati preoccupati per la crisi delle loro aziende», racconta Lagorio. «Poi ho capito che dovevo far parlare i loro prodotti per guardare al futuro, economico e culturale, del Paese. Così è nato Fattobene, all’inizio un sito con dodici storie di oggetti. Ma le tante richieste di acquisto degli stessi – molti sono impossibili da reperire fuori dalla regione d’origine – ci hanno portato subito all’apertura dello shop online, nonché a…

LA STORIA SIAMO NOI

Le cinque icone (più una)

BLAUER SCHURZ Alto Adige, dagli anni Venti In cotone molto resistente, era regalato ai bambini il primo giorno di scuola. Usato come indumento da lavoro, sacco, raccoglitore per semi o canovaccio, è un segno di appartenenza alla comunità. MACINACAFFÈ A VOLANO Facem Tre Spade, Forno Canavese, 1894 Unico macinacaffè in ghisa e legno di faggio al mondo con la manovella a volano, che imprime un andamento costante alla macinatura, per non surriscaldare i chicchi, preservandone l’aroma. DISPENSER NASTRO ADESIVO Prodotto dal 1955 Dispenser in acciaio rivestito con vernice altamente resistente. Utilizzato in ogni reparto di produzione o spedizione, è perfetto anche per una scrivania e per gli amanti del design industriale. SAPONE PRIMULA Valobra, Genova, dal 1903 Virgilio Valobra era uno dei maestri della Strada del Sapone (da Portofino a Marsiglia). Ancora oggi l’azienda produce con l’antico metodo in caldaia “a…

Le cinque icone (più una)

COM’È DOLCE LA VITA

Violante Guerrieri Gonzaga è pittrice, fotografa e chef, e alla sua scuola di cucina, Vio’s Cooking, con sede a palazzo Taverna a Roma, insegna un Italian lifestyle raffinato e autentico. Si viene accolti, in piccoli gruppi, come ospiti della padrona di casa, e si scopre molto di più dell’arte culinaria. Il mondo di Violante ruota intorno alla cucina: ricette, ma anche immagini di eleganti tavole imbandite, con sontuosi piatti di portata, composizioni floreali in tinta con stoviglie e tovaglie. Tra i servizi in ceramica ispirati dal mondo vegetale e animale (dipinti a mano da lei o su suo disegno) l’ultima collezione è Vimini , che ci trasporta nella dolce vita dell’Italia anni ’50. IN ARMONIA Come a casa Nella sua sala da pranzo Violante riceve e organizza eventi, cene o lezioni di cucina.…

COM’È DOLCE LA VITA

In nome della rivoluzione green Audi sta cambiando tutto. Entro i prossimi cinque anni, infatti, saranno ben trenta i modelli full electric, frutto di una ricerca che è costata oltre 10 miliardi di euro. I primi risultati fanno intuire che il salto nella nuova era è scandito da un mix tra valori storici del brand e innovazione. E dopo il recente Suv e-tron, ecco che sul mercato irrompe la prima berlina coupé elettrica. Tantissima tecnologia ma non solo: Audi e-tron GT vuole essere anche un piacere per gli occhi, e le sue linee filanti e sportive annunciano la svolta dell’azienda bavarese, con macchine più “leggere” benché sempre aggressive. E-tron GT arriva in due versioni: la più potente RS e la Quattro. SINFONIA ELETTRICA Propulsore dodecafonico Audi RS e-tron GT ha un motore elettrico…

LEGAME NATURALE

I Grand Seiko, orologi di punta della storica manifattura giapponese, sono diventati un marchio ormai indipendente e vengono assemblati a Shizukuishi da una équipe di tecnici specializzati. Questo modello appartiene alla collezione Heritage ed è in acciaio inox con bracciale integrato. Particolare la lavorazione del quadrante, la cui trama complessa è ispirata ai tronchi delle betulle bianche, numerose nel Centro e nel Nord del Giappone, e che presenta indici in rilievo lucidati a specchio. Con la cassa di 40 mm di diametro, l’orologio ha un movimento automatico, di manifattura e ad alta frequenza, protetto dai campi magnetici. La precisione di marcia è compresa tra i -5/+3 secondi/giorno e l’impermeabilità è fino a 100 metri. COME UN BOSCO Linee essenziali Il portico esterno del nuovo stabilimento Grand Seiko Studio a Shizukuishi, nel Nord del…

LEGAME NATURALE

Luxury kitchen eleganza minimale

trait d’union che lega il progetto: l’interno delle ante rientranti e le colonne sono in noce canaletto per avere un effetto visivo di omogeneità di toni. L’anta è in massello di noce canaletto applicato su una struttura multistrato, mentre la fresatura modulare è il frutto di un intervento successivo, un procedimento articolato che svela l’alto valore del prodotto finito. Il top è un marmo mustang con trattamento superficiale anti-acido avente funzione protettiva, mentre sotto il piano cottura si trova il cassetto per le posate. Con Strip emerge una volta di più tutta l’expertise di Key Cucine nella realizzazione di cucine d’alta gamma, impreziosita dalla messa a punto di creazioni all’avanguardia, dal design e dalle funzionalità innovative. www.keysbabo.com Dall’unione tra gli ambienti della casa più amati dagli italiani, la cucina e il…

Luxury kitchen eleganza minimale

QUI COMINCIA L’AVVENTURA

MODULO QUADRATO Al suo esordio, Modern, il sistema di contenitori di Piero Lissoni e Lorenzo Porro, fu una rivoluzione. In 25 anni si è evoluto sperimentando materiali e abbinamenti diversi, fino all’ultimo modello intriso di ispirazione giapponese. Specialisti del metallo Specializzata nella lavorazione del metallo, EMU, che compie 70 anni, produce arredi resistentissimi agli agenti atmosferici. Come la serie di sedute Riviera di Lucidi/Pevere. Multitasking Disegnato nel 2001 da Antonio Citterio, il divano Groundpiece ha anticipato i tempi presenti, rivoluzionando il concetto stesso di divano: basso e profondo, favorisce una seduta rilassata e informale. Comodissimo, è perfetto per rilassarsi, leggere o magari cenare. «Ci vuole un sacco di tempo per diventare giovani»PABLO PICASSO LE PAGINE DELLA NOSTRA STORIA Il bookzine ideato e promosso da Foscarini e diretto da Beppe Finessi festeggia il suo decimo compleanno. Nato per indagare…

QUI COMINCIA L’AVVENTURA

SUPERFICI ELEMENTARI

Linea di galleggiamento Il tavolo NVL di MDF Italia rivela nello stile l’identità del suo creatore, Jean Nouvel: leggerezza formale, graficità e rigore. Il piano, sottile, sembra galleggiare sulle due basi simmetriche di sostegno. «Ogni cosa in natura prende spunto dalla sfera, dal cono e dal cilindro»PAUL CÉZANNE Tutto in ordine La cassettiera Storet , progettata da Nanda Vigo e rieditata dai direttori creativi di Acerbis (Francesco Meda e David Lopez Quincoces), acquista nuove finiture e proporzioni, sia nella versione a dieci cassetti, sia nella variante comodino. LANTERNA MAGICA Fatua , lampada di Emanuel Gargano, produce un cono di luce senza manifestarne la fonte. Un cilindro di vetro trasparente che si può mettere e portare ovunque, è magica ed evanescente, (quasi) invisibile. RITORNARE ALLE BASI Dopo 25 anni di carriera nel design per l’illuminazione, Koen van Guijze ha…

SUPERFICI ELEMENTARI

COLORATE IL RESTO

BAGLIORE DIFFUSO Si ispira ai riflettori la serie Spotlight di ANDlight. Qui è in versione d’appoggio, con il fascio di luce diretto in alto. Totem L’origine è la lampada Fulcrum di Lee Broom. Ma nella nuova versione Fulcrum Candlestick la sua forma essenziale guadagna in sostanza, diventando tattile e solida grazie all’uso del travertino smussato. Fresco notturno Tessuto naturale, ecosostenibile, fresco e leggero nell’aspetto ma in realtà resistentissimo: alla canapa Rivolta Carmignani dedica l’intera collezione Kanapa. Qui la parure di lenzuola matrimoniali. «Il suono del bianco è come un silenzio di cui all’improvviso si riesce a capire il significato»VASSILIJ KANDINSKIJ Sinfonia di archi Arkad (arcata in svedese) di Zilio A&C è una collezione di pouf caratterizzati da una sequenza ritmica di morbidi archi all’interno di un volume scultoreo dinamico. Il progetto è di Note Design Studio di Stoccolma. SCULTURE…

COLORATE IL RESTO

CHIAMARE PER NOME

A ROVESCIO Tre nuovi light project di Seletti in collaborazione con Codalunga, la factory dell’artista Nico Vascellari, riprendono i celebri anagrammi nati come opera neon (Dream/Merda). La sorpresa del mese In serie limitata e numerata (100 pezzi), Monthly plate è la collezione di piatti dipinti a mano, uno al mese, da Faïencerie Georges. Diversi a seconda dell’umore e dell’ispirazione. Autorappresentazione In mostra alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma (fino al 25 maggio, con il contributo di Dior), Io dico Io, I Say I nasce dalla necessità di prendere la parola e affermare la propria soggettività. Oltre 40 artiste italiane raccontano la propria identità. «La libera espressione di un’emozione per mezzo di segni esteriori la rende più intensa»CHARLES DARWIN SECONDO PANTONE Illuminating è uno dei due colori Pantone dell’anno. Antrax lo declina in Pettine, di Andrea…

CHIAMARE PER NOME

LA PARTE PER ILTUTTO

Ode alla retta In collaborazione con Gumdesign nasce la collezione di tappeti antoniolupi Tramato: trame, effetti ottici e intrecci di linee danno vita a decori scanditi dal ritmo di rette orizzontali, verticali e oblique. «La vita ci è stata data per una creatività. Il tempo è come il tessuto su cui occorre disegnare una creazione»LUIGI GIUSSANI Centro ovale Per celebrare i primi 60 anni la maison Dyptique torna alle origini del suo patrimonio grafico. Le quattro candele profumate Dancing Ovals hanno motivi optical inediti che impreziosiscono le confezioni e i vetri. STRUTTURE OSPITANTI Laura Ellen Bacon crea opere che trasformano la struttura scelta (naturale o artificiale) in un organismo ospite, che si lascia avvolgere dalla trama esorbitante della scultura. SE IL DIGITALE È ANCHE REALE Reflections è una delle personali più sentite dall’artista Mary Little. Le sue grandi…

LA PARTE PER ILTUTTO

Materiali consapevoli «Non ci sono passeggeri sul “BattelloTerra”. Siamo tutti membri dello stesso equipaggio»MARSHALL MCLUHAN Il divano Costume di Magis, prodotto in collaborazione con Stefan Diez, ha un corpo in polietilene riciclato e riciclabile, stampato in rotazionale usando scarti industriali del settore dell’arredo e dell’automotive. Sfoderabile, può essere smontato facilmente perché gli elementi che lo compongono non sono rigidamente fissati. Con la natura in mente L’associazione è immediata guardando la palette Le Terre di Cielo di Ceramica Cielo. Ma l’attenzione dell’azienda umbra all’ecologia non è solo un fatto estetico: i suoi sanitari riducono al minimo gli sprechi d’acqua e la produttività si sviluppa nell’ottica di un miglioramento continuo, sperimentando materiali innovativi.…

Sahrai svela i suoi tesori per la prima volta

“Un inno alla vita e una testimonianza preziosa della tradizione della nostra terra”. Così Sahrai definisce Heritage Forever, lo spazio all’interno dello showroom di via Manzoni 38, a Milano, visitabile sino a fine giugno 2021 in presenza o virtualmente. Un luogo che arresta il tempo, nel quale il visitatore può immergersi completamente, perso nella contemplazione di manufatti unici realizzati con sapienza. Tappeti pregiati simili a tele, in cui raffinatezza e complessità delle lavorazioni imboccano anche un percorso di contaminazioni culturali che genera creazioni di grande maestria artistica e artigianale. Il brand sceglie di aprire le porte dei suoi archivi e raccontare le proprie origini, esponendo alcuni dei suoi tesori più cari. Si parte da Heritage Antique Collection, una raccolta di vere e proprie opere d’arte: gemme antiche, composte non solo…

Sahrai svela i suoi tesori per la prima volta

Nuova gamma incasso Liebherr, il frigo è smart e connesso

È facile entusiasmarsi di fronte alla nuova gamma di frigoriferi e combinati da incasso 2021 che Liebherr ha sviluppato nel dettaglio per personalizzare e semplificare il lavoro in cucina. Pure, Plus, Prime e Peak sono le serie di apparecchiature intuitive e sofisticate di facile utilizzo, praticità e flessibilità: dall’apertura della porta sino alle più piccole dotazioni interne. La combinazione perfetta di tecnologie di refrigerazione integrate garantisce freschezza e durata di conservazione lunghe dei cibi, evitando sprechi alimentari. Un risparmio che diventa anche energetico, calcolato su consumo ridotto, basso livello di rumorosità, volume e potenza di raffreddamento. Sino a disporre di riserve di energia quando serve. È forte anche l’appeal estetico. Il nuovo design minimale e senza tempo si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di arredo, e il vano interno mostra…

Nuova gamma incasso Liebherr, il frigo è smart e connesso

30 Conversazioni sul futuro dell'abitare

1 BAXTER Come un club Paolo Bestetti, Ceo La casa è diventata e resterà un approdo di tranquillità: «La immagino come un porto sicuro. Sarà una sorta di club, dove ritrovarsi per una socialità discreta e selezionata che garantisce una maggiore sicurezza. Torneremo a viverla come un punto di incontro». Senz’altro, non è più la stessa: «Abbiamo puntato molto sul concetto di riqualificazione. Sul progetto di riutilizzare lo spazio del living in maniera meno borghese, o almeno avere la possibilità di usarlo in modalità differenti, senza perdere eleganza e charme». Al centro della visione dell’azienda, dunque, c’è una continuità nella discontinuità. Un’evoluzione, che sappia dare priorità alla comodità: «Un elemento diventato il fulcro dell’esperienza domestica. Inoltre, abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle aree dei micro-office, perché li riteniamo interessanti. Avere uno spazio adeguato dove…

30 Conversazioni sul futuro dell'abitare

Il comfort è uno stile di vita

Stare bene con sé stessi e con gli altri è un piacere irrinunciabile. E l’acqua è indispensabile. I vasi bidet Geberit AquaClean sono la nuova buona abitudine per l’igiene personale e offrono un’esperienza di benessere unica. Uno stile di vita che l’azienda ama diffondere anche attraverso testimonial come la dj La Pina, una delle voci più amate della radio e del lifestyle, per cui “Geberit AquaClean è tutta un’altra musica”. Sintesi di funzione e design, AquaClean è un sistema integrato che miscela dinamicamente aria e acqua grazie alla doccia brevettata Whirl-Spray che dona un getto delicato. Con anche tecnologia di scarico silenziosa TurboFlush e vaso senza brida (per una migliore pulizia). La forma sinuosa ed elegante della ceramica, trattata con antigraffio KeraTect® per una superficie liscia e priva di pori…

Il comfort è uno stile di vita

La più bella casa del mondo

Sala del Bigliardo La villa, con le sue collezioni disposte secondo un preciso progetto d’arredo, incastonate tra il Casino Nobile, il Kaffeehaus e il giardino all’italiana, è una sinfonia corale di architetture, paesaggi e opere d’arte. pagina precedente Il Casino Nobile. Loggia L’imponente loggia colonnata, sublime testimonianza del gusto antiquario, per cui Roma era divenuta meta privilegiata del Grand Tour, affaccia verso il giardino attraverso nove arcate dominate dalle statue degli imperatori. Sala Ovale Un sogno di classicismo preservato intatto dalla famiglia Torlonia che amplia la collezione e restaura la più importante dimora cardinalizia del Settecento dove nel 1870 venne firmata, sulla scrivania di questa sala, la resa di Roma da parte dello Stato Pontificio. Tempio delle Cariatidi Il progetto architettonico, influenzato dai talenti del Nolli, del Piranesi e di Winckelmann, a cui è dedicata l’erma incorniciata…

La più bella casa del mondo

François Halard, fotografo

François Halard da quarant’anni è specializzato nel ritrarre case e studi d’artista in giro per il mondo. Cerca di scovare l’anima dei fortunati abitanti, vivi o defunti, le loro tracce in spazi peculiari (grandiosi o modesti, spesso sgarrupati e rovinosi). Da Louise Bourgeois a New York a Eileen Gray a Roquebrune, oppure da qualche primario stilista, Halard non smette di indagare la planimetria spirituale del Novecento, passando possibilmente da artisti che in qualche modo l’hanno toccato. Tutto è partito da Cy Twombly, leggendario pittore americano di stanza in Italia nel dopoguerra diventato poi una specie di nume tutelare per Halard, una guida verso uno dei territori che più l’hanno ispirato. «Twombly mi ha sempre interessato a diversi livelli», dice Halard al telefono dalla Provenza. «Sua era la prima opera d’arte che…

François Halard, fotografo

Il 21 febbraio scorso ha avuto luogo un’asta di design che ha fatto parlare. Protagonista un giovane progettista, l’argentino Andrés Reisinger, che ha venduto online suoi lavori in serie limitata o pezzi unici. La notizia non è stata tanto il risultato totale (450.000 dollari) quanto il fatto che erano tutti oggetti virtuali. È stato il segnale che ha attirato l’attenzione su due fenomeni contemporanei: la presenza di un mercato dell’arte esclusivamente digitale basato sugli NFT, “non fungible tokens”, certificati di autenticità che utilizzano le tecnologie blockchain; e un modo nuovo di concepire, rappresentare e fruire il design: virtuale e basato sulla Rete e sui social media, Instagram in primis. «Faccio progetti digitali da più di tredici anni, è stata più una necessità che una scelta», spiega Reisinger, 30 anni, oggi…

Volevo progettare missili Poi mi sono trovato bene a progettare lampade

Prima però di dedicarsi alla luce e, per diverso tempo, ad altro ancora, Ernesto Gismondi un pensierino su come mettere a frutto quella seconda laurea in Ingegneria missilistica conseguita a Roma – la prima era Ingegneria aeronautica a Milano – doveva averlo ben fatto. «Questo è lui che stringe la mano a Wernher von Braun (il papà del programma spaziale americano, nda ), che gli ha fatto anche la dedica», dice Carlotta de Bevilacqua, sua consorte – e ben più – per 35 anni, indicando una foto nello studio, sempre lo stesso, in Artemide, a Pregnana Milanese, vista autostrada A4, l’azienda della “luce umana e responsabile”, da lui fondata e diretta fino alla scomparsa, lo scorso dicembre. «Era appena laureato. Nel 1960 prese l’aereo e andò negli Stati Uniti. Secondo…

Volevo progettare missili Poi mi sono trovato bene a progettare lampade

The most magnificent house in the world

Surrounded by the city, an enclave of Umbertine buildings near Villa Borghese, just outside Porta Salaria. After the solemn gate, the magic of an archaeological site. An endless avenue, then an Italian garden. The parterre is like a green carpet between the villa and the semicircular Kaffeehouse, with sculptural relics. Boxwood basking in the sun, grottos and fountains. Pines and cypresses, hints of wisteria. Obelisks, urns, columns, huge porphyry cups to quench the thirst of gods and giants. You feel like Abbé de Saint-Non, Goethe or Gavin Hamilton, strolling in this surreal setting, a cross between Pannini, Piranesi and the visionary pre-Romantic painting of Hubert Robert. In 1747 the cardinal Alessandro Albani, nephew of Pope Clement XI, commissioned the construction of Villa Albani to Carlo Marchionni, who finished the work 15…

The most magnificent house in the world

«This is a new way of designing, perched between play and work. A multiverse of impossible worlds. It is also about the imaginative freedom offered by evolving software» On 21 February, a design auction made waves. A young Argentine designer, Andrés Reisinger, sold his works online as limited editions or one-offs. The news was not the total sum (450,000 dollars), but the fact that the works were all virtual objects. The event drew attention to two contemporary phenomena: the existence of purely digital art based on NFTs, “non-fungible tokens”, complex proofs of authenticity based on blockchain technology; and a new virtual way of representing and “consuming” design. For designers like Reisinger, making digital products began as an economic necessity, a cheaper way to show ideas to potential clients, after which exploration…

Ernesto Gismondi

Before focusing on the design and production of furniture and lamps, Ernesto Gismondi earned degrees in the fields of aeronautical engineering. «Here we see him shaking hands with Wernher von Braun», says Carlotta de Bevilacqua, his partner in life and work for 35 years, indicating a photograph in the studio at Artemide, Pregnana Milanese, the company of “human and responsible light” he founded and helmed until his death in December. The story is well known: the meeting in 1959 between Gismondi and the architect Sergio Mazza, who joined forces with a small investment in Studio Artemide. Then the explosion of growth: today five production units in Europe and abroad employ over 750 people, of which 60 are involved in R&D. Artemide products are distributed in nearly 100 nations. «He had an…

INVENTARIO PREVIEWREV

Illulian SPAZIO-TESSILE Realizzato a mano e personalizzabile, il tappeto Chirico attinge alle illustrazioni architettoniche dell’interior designer Charlotte Taylor: nasce così una scenografia tessile articolata su volumi e giochi prospettici dal sapore postmodernista. FontanaArte SAGOME Un arco sbilanciato, inaspettatamente proteso in avanti, culmina in una sfera luminosa: è Ali-canto , la lampada da terra che l’architetto Francesco Librizzi ha progettato per la storica azienda di illuminazione. Stabile ma leggera come l’animale di cui porta il nome: l’alicanto è un uccello mitologico che si nutre d’oro e d’argento, cosa che gli impedisce di volare, ma che allo stesso tempo lo rende capace di splendere, e offrire al mondo la sua luce. Porro STANZE MODULARI Il desiderio di abitare spazi sempre più fluidi è interpretato dal marchio con gli elementi componibili della collezione 2020-21. Protagonista assoluto il sistema di armadi e…

INVENTARIO PREVIEWREV

Quando vivevamo in quella casa, nevicava sempre. La casa era calda ma io avevo sempre freddo a causa di tutto quel bianco al di là di tutte quelle finestre. Ho sempre cucinato – pane con semi di cumino, crostate con la marmellata – perché il forno, e tutto quell’impastare, mi riscaldava. Ho sempre avuto problemi a dormire perché la luce della luna rimbalzava su tutta quella neve ed entrava in casa attraverso tutte quelle finestre. Mi alzavo dal letto, magari mi mettevo a leggere un libro; a quell’epoca leggevo sempre i romanzi di Anita Brookner, che per fortuna ne ha scritti tanti. La mattina mi sentivo sempre un po’ intontita. Tu volevi sempre uova per colazione; io non volevo mai niente. Ma io cucinavo sempre, e lavavo i piatti, e tu, così…

Disegnami un arcobaleno

In questo mondo di previsioni impossibili ce n’è almeno una colorata, di certezza: dal 13 giugno al 1° novembre, che faccia bello o faccia brutto, a Vienna si alzerà l’arcobaleno. Your age my age and the age of the rainbow è l’installazione immaginata da Ugo Rondinone, artista svizzero di base a New York, che nei giardini barocchi del Belvedere ripeterà l’esperimento realizzato nel 2017 al Garage Museum of Contemporary Art di Mosca. Mille e cento disegni d’arcobaleno commissionati ad altrettanti bambini tra i sei e i dodici anni verranno composti a formare un pannello di settanta metri, per un’azione che nuovamente – le installazioni Our magic hour e Seven magic mountains lo dimostrano – riporta l’iride al centro della ricerca dell’artista svizzero. «L’artista è un adulto-bambino che cerca di far somigliare il…

Disegnami un arcobaleno

L’ORDINE DEL MONDO

C’è una scena madre nella vita di Fernando Caruncho che racconta la sua educazione allo sguardo. È un piano sequenza, a Ronda, Andalusia: la passeggiata che d’un fiato conduce a uno strapiombo di 200 metri, dove l’antica città incontra la nuova e la vertigine atterra su un fondale di montagne blu. È l’immagine delle estati del giovane Caruncho, tra cavalcate e bagni in campagna. Durante gli studi di Filosofia, sente il richiamo del giardino – un’epifania: gli arriva attraverso la cultura greca ed Epicuro. «Mio zio volle mettermi alla prova, lasciandomi intervenire nello spazio davanti a casa», racconta. Ne ricava un giardino roccioso, con un ponte in miniatura. «Dovette constatare che non era velleità». Vogue Decoration lo pubblica quando ha solo 21 anni. Dopo quattro decenni, oggi con lui ci…

L’ORDINE DEL MONDO

UNA TEMPESTA IN UN VASO DI FIORI

«IMPARA E IMPARA E IMPARA. APRI LA TUA MENTE A OGNI FORMA DI BELLEZZA»CONSTANCE SPRY Nel mondo del floral design si distinguono due epoche: ante e post-Constance Spry. Connie ci arriva per caso. Ha 43 anni quando apre il negozio Flower Decoration. Nel ’37 si occupa del décor floreale per il matrimonio di Wallis Simpson col duca di Windsor – Cecil Beaton fa le foto, Schiaparelli l’abito –, nel ’53 dell’incoronazione di Elisabetta II, occasione in cui presenta il famoso “coronation chicken”: poiché nel frattempo ha esteso la sua influenza alla cucina. Oggi il Garden Museum le dedica una mostra curata da Shane Connolly, anche lui floral designer (ma contemporaneo) della famiglia reale. «Spry non aveva preconcetti o regole», commenta. Nella pratica, questa donna di modeste origini ha democratizzato l’arte floreale, combinando…

UNA TEMPESTA IN UN VASO DI FIORI

Bellezza effimera

HARRIET PARRY Il suo stile giocoso e teatrale è infuso di sense of humour e dettagli sorprendenti. Con studi artistici alle spalle, questa floral designer londinese concepisce ogni composizione come una scultura effimera, dal carattere surrealista. CLAIRE BOREAU Emozioni e ricordi danno forma alle creazioni della floral stylist francese fondatrice di Nue, che mescola senza regole fiori freschi e secchi e specie botaniche neglette. All’effetto naturalistico preferisce talvolta quello puramente poetico. EMILY THOMPSON I suoi fiori sono arrivati fino alla Casa Bianca. Questa “fleuriste sauvage” newyorkese con formazione da scultrice ama le giustapposizioni materiche e il verde selvatico, con cui dà vita a composizioni drammatiche che celebrano la natura. Ritratto Getty Images, courtesy Harriet Parry, courtesy Nue Paris, courtesy Emily Thompson…

Bellezza effimera

THE BLOOM ECONOMY

Il lockdown ha proiettato il giardinaggio dall’angolino tranquillo che occupava sui social agli onori (e ai numeri) del mainstream: occuparsi dei gerani o far crescere una pianta di pomodori, sia pure in due metri quadrati di balcone, è diventata un’attività primaria, tanto che l’hashtag #plants conta oggi oltre 40 milioni di post. Il Plant Coaching comprende gli account e le pagine web che si occupano di verde, con consigli pratici, ma anche suggerimenti su una vita migliore. Grazie alle piante, e al digitale. MORGAN DOANE @houseplantclub L’account nasce dal sodalizio tra due green instagrammer di peso: @cleverbloom (Erin Harding) e @plantingpink (Morgan Doane). Insieme hanno scritto il bestseller How To Raise A Plant And Make It Love You Back. Hanno 1 milione di follower. JANE PERRONE @j.l.perrone Appassionata di piante da appartamento, è la Gardening editor…

THE BLOOM ECONOMY

IL GIARDINO D’EUROPA

Per secoli l’Italia è stata considerata “il giardino d’Europa”: tappa obbligata del Grand Tour – come narrano i racconti di Goethe, Stendhal, Twain –, era amata dai romantici per i suoi paesaggi stupefacenti, in cui natura e architettura sembrano disegnate dalla stessa mano. Ancora oggi, ovunque nel nostro Paese, si possono ammirare rigogliosi parchi storici, orti botanici, intricati labirinti sorti intorno a ville, castelli e palazzi. Un patrimonio verde che ora è a disposizione di tutti grazie al progetto Garden Route Italia , il sito realizzato da APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia, in collaborazione con Ales e con il sostegno del MiBACT, che mappa oltre 200 giardini italiani aperti al pubblico. «Il nostro obiettivo non è offrire una semplice vetrina, ma creare una vera e propria cultura del…

IL GIARDINO D’EUROPA

«VOGLIAMO CHE GLI SPAZI CHE DISEGNIAMO ASSOMIGLINO A DELLE FORESTE, PER POTER SENTIRE IL RAPPORTO CON LA NATURA E LA LUCE»KENGO KUMA La zona del Parco Lambro, a Milano, avrà presto un nuovo landscape: Welcome, Feeling at Work sarà un complesso di uffici biofilici dove, in un’architettura organica e orizzontale (aperta anche ai cittadini) il tempo che si trascorrerà a lavorare sarà reso più vivibile. La firma è quella di Kengo Kuma: «La mia partner Yuki Ikeguchi e io crediamo che il nostro approccio nel progettare un’architettura in armonia con la natura circostante e sensibile all’ambiente possa contribuire alla città di Milano, nella speranza che il progetto diventi un primo “seme” per avviare il trend degli uffici verdi. Crediamo che il progetto sia ancora più significativo perché sarà costruito a Milano,…

PROVARCI È UN OBBLIGO

A Bangkok, dove piogge torrenziali alternate a siccità sono l’effetto più devastante di un’urbanizzazione incontrollata, la Thammasat University ha convertito il proprio tetto (22.000 metri quadrati) in una fattoria urbana, la più grande di questo tipo mai realizzata in Asia. Il progetto, dello studio Landprocess guidato dall’architetta paesaggista Kotchakorn Voraakhom, affronta i cambiamenti climatici in atto integrando nella propria architettura le tecniche tradizionali di coltura del riso. Come? La vegetazione trattiene ingenti quantitativi d’acqua, che così non finiscono a terra, e in più crea un giardino pubblico lussureggiante, spazio multifunzione che produce cibo ed energia. L’esempio di Bangkok mostra la reale utilità dell’impiego del verde in architettura e in urbanistica. Non è un caso isolato: già da tempo la città di Parigi promuove la realizzazione di tetti-terrazza piantumati allo scopo di…

PROVARCI È UN OBBLIGO

IN FACCIAAL MARE

«Gli Emirati sono un mondo a velocità totalmente diversa, e se la normalità è un’isola artificiale, il sogno del committente diventa quello di crearsi una conchiglia sulla spiaggia»: con questo pensiero Fabio Novembre progetta la sua prima sperimentazione libera su scala architettonica: un volume che abbraccia il mare, con grandi vetrate incorniciate da metallo dorato e, all’ingresso, un velo d’acqua che si apre per far passare i visitatori. All’interno Carlo Colombo/Studio A++ è intervenuto in questo spazio sinuoso con dettagli studiati partendo dai gusti del committente. Materiali preziosi, tagli di luce, arredi custom made ed elementi decorativi che suggeriscono percorsi, attirando gli ospiti verso le grandi vetrate affacciate sull’orizzonte. MATERIALI NOBILI Primo piano, zona giorno Nel salotto della master suite pavimento a intarsi di marmo, noce, ottone e acciaio con tappeto integrato. Lampada…

IN FACCIAAL MARE

L’INNOCENZA PERDUTA

Paradiso perduto. E non è solo Milton. A guardare le piante rigide e allineate come battaglioni, i trattori fumanti, le nuovle nerastre, i campi solcati dalle mietitrebbie, lo yeoman (il piccolo proprietario terriero americano), conquistatore e dissodatore del West, a guardare la natura americana stravolta, vengono in mente le scansioni della Pastorale americana di Roth: paradiso ricordato – caduta – paradiso perduto. Quando, archiviato il mito della giovinezza intatta e pura, ci si ritrova in un’esistenza artificiale, allucinata. «Ammesso che esistano, tali radici», dice Michael Jakob, docente di Storia e teoria del paesaggio al Politecnico di Milano e autore di Sulla panchina. Percorsi dello sguardo nei giardini e nell’arte (Einaudi), davanti alla mostra Our Good Earth all’High Museum di Atlanta. Dipinti, incisioni e fotografie che ripensano il rurale nella cultura…

L’INNOCENZA PERDUTA

IL PARADISO, PER CASO

Federica Perazzoli dipinge grandi foreste. Un Eden personale e onirico dove tra i rami e le radici si intravedono spesso piccole figure; paesaggi che diventano anche tappeti, carte da parati, tende, tessuti (esposti da Nilufar, a Milano e online). Autobiografia in verde di un’artista. AD: Dunque siamo in Paradiso. Per la cronaca terrestre, che ora è? FP: Mattina presto, quando ancora la terra è umida e il vapore smaterializza i colori. Leggera folata di vento tra gli alberi, la rugiada bagna l’aria, tutto sta germogliando e disfacendo al tempo stesso. Io sono quell’animaletto dinoccolato, femminile, che si nasconde tra i cespugli, sbuca fuori, salta e corre libero. AD: Si è sempre sentita così? FP: Da bambina trascorrevo le estati tra i boschi della Svizzera. Ero felice. Poi iniziava la scuola e tornavo a Milano.…

IL PARADISO, PER CASO

Americana di nascita e britannica di adozione, Amanda Cutter Brooks vive in un cottage nella campagna inglese, nell’Oxfordshire. Prima era una newyorkese frenetica. Nel 2018 apre Cutter Brooks, nel villaggio di Stow-on-the-Wold, una versione chic di un emporio di campagna dove si trova un po’di tutto. Ogni oggetto è scelto dalla stessaAmanda. L’interno richiama quello di una casa;pregiati quilt e cuscini rivestiti con tessuti antichi su divani e poltrone, tavole apparecchiate a seconda della stagione, una selezione attenta di designer negli armadi. E, in tutto, il tocco eclettico e raffinato della proprietaria. STILE COTSWOLDS Vecchio cottage Le vetrine di Cutter Brooks. Il negozio, in un tipico edificio georgiano delle Cotswolds, era un alimentari nel villaggio di Stow-on-the-Wold. WELCOME Tutto è in vendita Una delle tavole allestite da Amanda. Tovaglia e tovaglioli di Gregory Parkinson, sottopiatti in…

Un terrazzo da mille e una notte

Perché accontentarsi di un normale terrazzo quando si può avere un piccolo angolo di paradiso tutto l’anno? Un prestigioso attico nell’hinterland milanese, corredato da un’ampia zona outdoor, è diventato uno spazio polifunzionale grazie a un progetto sartoriale e ad alto tasso di customizzazione che vede protagonista la pergola GENNIUS ISOLA 3 di KE. Il risultato? Un’oasi di benessere in grado di far dialogare gli spazi interni con quelli esterni. La versatilità dei prodotti KE – solida realtà del Made in Italy che da oltre 35 anni è leader nella produzione di schermature solari – ha consentito di realizzare un progetto emozionale dal carattere unico. Tre pergole con tetto piano a impacchettamento, corredate da chiusure laterali in PVC Cristal, tende a rullo filtranti Vertika e luci LED dimmerabili perimetrali: il tutto…

Un terrazzo da mille e una notte

Venezia, sestiere di Dorsoduro, calle San Cristoforo. Qui da sessant’anni si apre a chi passa la visione di un giardino: quello di Palazzo Venier dei Leoni, la casa di Peggy Guggenheim. Era stata lei che aveva fatto realizzare la testata del suo letto (in argento!) da Alexander Calder, a commissionare alla scultrice Claire Falkenstein un cancello che fosse prima di tutto un’opera d’arte. Accadeva nel 1961: nel tempo la Collezione Peggy Guggenheim è diventata museo. Un’istituzione ormai radicata sul territorio e che oggi, dopo la lunga chiusura dovuta alla pandemia, accusa perdite significative. Per questo Rubelli, tessitura veneziana che aderisce al progetto di corporate membership Guggenheim Intrapresæ, ha creato Beyond, un lampasso di seta ispirato al cancello del giardino: parte del ricavato delle vendite aiuterà a sostenere le attività del…

Nel deserto del Mojave, un altopiano a circa 160 chilometri da LosAngeles, sorge il JoshuaTree National Park, una delle mete del turismo wild più famose degli Stati Uniti.È proprio qui che la designer Mila Morris e la sua partner Jøna Maaryn hanno costruito Le Chacuel, la casa dove vivono part time. «Il deserto è sereno, la natura esorbitante. Non abbiamo molti vicini, ma tantissima terra e spazio a perdita d’occhio. La nostra casa si affaccia su un canyon dove vivono migliaia di creature». Da qualche tempo, Mila stava cercando un terreno sul quale costruire qualcosa di speciale. Si sarebbe occupata personalmente dei lavori. Quando le si è presentata l’occasione di acquistare un appezzamento aYuccaValley non se l’è lasciata sfuggire. Sul posto sorgeva una struttura fatiscente della quale ha mantenuto solamente il pavimento…

Il segno di Russell

A volerci credere, questa è una storia di segni e di predestinazione che ha unito le vite degli attuali proprietari di Villa Silvio Pellico-Vigna Barolo (il nome è un omaggio ai proprietari ottocenteschi, i marchesi di Barolo, e al loro segretario Silvio Pellico, che trascorreva volentieri l’estate in questa tenuta, tutta coltivata a vite), sulle colline torinesi, al parco che la circonda abbracciandola come una quinta e al suo geniale autore, che da queste parti, nel secondo dopoguerra, realizzò i suoi giardini preferiti. Primo segno: nei ricordi della padrona di casa, allora collegiale in Veneto, Russell Page era un gigante dinoccolato e gentile che tutti trattavano come un genio, una specie di Palladio dei giardini, e non a torto. «Indossava calze rosse, roba da inglesi, e girovagava tra le piante in…

Il segno di Russell

Una storia di intrecci

Le case a volte contengono un destino che va solo capito e assecondato. Lo hanno imparato bene Anthony Watson e Benoît Rauzy. Prima di creare Atelier Vime, Anthony era uno stylist, Benoît un consulente ambientale, vivevano a Parigi e avevano un sogno: trovare un palazzo da rimettere a nuovo in un villaggio della Provenza. Quello che cercavano era una vecchia dimora storica, una di quelle che in Francia si chiamano hôtel particulier. Quando hanno trovato l’hôtel Drujon, a Vallabrègues, un villaggio di poco più di mille anime tra Arles e Avignone, non potevano credere ai loro occhi. «Non avevamo mai visto niente del genere, chi va in cerca di questo tipo di dimore rischia di girare a vuoto per anni senza trovare altro che non sia distrutto o pesantemente danneggiato. Invece…

Una storia di intrecci

Uno scrittore racconta eresia, allegorie e misteri nella Scarzuola di Tomaso Buzzi, posto d’immaginazione e di irreali nostalgie

Vagheggio da anni il sogno di una “Storia dell’architettura eretica del Novecento”. Il secolo passato fu un’epoca di prese di posizioni manichee, inevitabili in un mondo così difficile e in continua trasformazione, c’era da scegliere dove stare: se – per dirla con le avanguardie – con i cupi passatisti o con le magnifiche sorti del progresso. Oggi tutto pare cenere, il futuro è arrivato e neppure ce ne siamo accorti. Persino i disegni di Sant’Elia ci scatenano rimpianti retrofuturisti. La mia “Storia eretica” è forse un tributo nei confronti di chi non ha voluto schierarsi, non per ignavia ma per indole, scegliendo sentieri differenti, tortuosi e, anche solo per averli battuti in solitaria, poetici. Non mancano i campioni. Non parlo dell’eclettismo di inizio secolo, fin troppo à la page, neppure del…

Uno scrittore racconta eresia, allegorie e misteri nella Scarzuola di Tomaso Buzzi, posto d’immaginazione e di irreali nostalgie

Russell’s trademark

Villa Silvio Pellico-Vigna Barolo is in the hills near Tu-rin. The 19th-century proprietors were the Marquesses of Barolo (Pellico was their secretary), and the area was entirely planted with vineyards. The park now surrounding the villa was made in the Fifties by a brilliant landscape designer: Russell Page. A lanky, gentle giant, a sort of Palladio of gardens. Here he took his cue from the panorama, which before the city swallowed up much of the natural tableau, ranged all the way to the Po Valley and beyond. «Constant intervention is required to conserve the master’s design», the owner says. A few concessions to everyday life have been added, however. A tree house for grandchildren, a zip line and swings, a cool grove of ferns. Children roam happily over the two…

Russell’s trademark

Houses sometimes have a destiny that simply needs to be understood, as Anthony Watson and Benoît Rauzy have discovered. Before creating Atelier Vime, Anthony was a stylist, Benoît an environmental consultant. They lived in Paris, dreaming of villages in Provence. They were looking for a historic property, of the sort known in France as a hôtel particulier. When they found Hôtel Drujon, at Vallabrègues, between Arles and Avignon, they couldn’t believe their eyes. «We’d never seen anything like it. A place where time seems to stand still, a true rarity in Provence», says Watson. And the story had just begun. «We knew nothing of its history. We just fell in love with the colors, the stone walls, the garden with olive trees, the humble elegance». During renovation, however, clues began to…

An unfinished dream

I’ve always dreamt of writing a “History of 20th-Century Heretical Architecture.” In an epoch of rigid positions, one had to choose between what was considered the darkness of the past and what was hyped as the light of progress. But there were also heretics, those who would not take sides, willing to venture along difficult, poetic paths. Their clients were often aristocratic, with a childlike desire to live in a fairytale setting. The taste for nostalgia was often a gateway to kitsch. But not for Tomaso Buzzi: his taste was not a matter of whimsical improvisation. With a degree from the Milan Polytechnic, he knew and spent time with the likes of Muzio, de Finetti, Ponti. Not swayed by the nostalgia of wealthy clients, he gave them the tools to emancipate…

CASSINA Il senso di Patricia per lÕambiente È firmata da Patricia Urquiola Trampoli-ne, la prima collezione outdoor di Cassina. Forme sinuose e decori funzionali, come gli schienali realizzati con un intreccio di corde in polipropilene e nylon. Sedute e rivestimenti in materiali riciclati al 100%. Variabilità: è questo il concetto da considerare quando si progetta una nuova superficie verde. La variabilità delle specie botaniche assicura infatti il richiamo e la presenza di numerose specie di insetti utili, trasformando il giardino in un luogo ad alta “concentrazione di biodiversità”. Prodotti a basso impatto ecologico e acqua non trattata (per esempio un laghetto artificiale) completano il quadro di uno spazio verde armonico che crei sinergia fra gli elementi che lo compongono. L’obiettivo di Dimensione Verde. «QUANDO UNA PIANTA SI ESTINGUE, CON LEI SCOMPAIONO DA VENTI A…

IL FILO CONDUTTORE

Disegnata da Marco Acerbis, Coral è una collezione caratterizzata da materiali che, oltre a impreziosire il prodotto, lo rendono durevole. Alle linee essenziali sono aggiunti dettagli e complementi che rendono ogni arredo (dai divani alle lounge chair, dai tavoli ai pouf) confortevole e facilmente utilizzabile. Tema reiterato è la corda, si ritrova anche nelle impugnature delle sedute, nel side table e nei pouf. I divani hanno volumi solidi sulle sedute, in contrasto con le sedie e le sedute lounge che hanno una struttura esile e leggera.…

IL FILO CONDUTTORE

PIÙ DI UN VASO

Grazie alla tecnologia a iniezione l’azienda veneta produce oggetti, arredi e vasi in plastica adattabili a ogni esigenza o ambiente, sia indoor sia outdoor. Come gli Altèra Rise, personalizzabili grazie a una ricchissima palette cromatica e alla possibilità di finiture metallizzate, satinate o laccate.…

RISCHIARATA È LA NOTTE

«L’AMORE È NOTTE CHE SI CHINA SU UN SACRO PERGOLATO, UN CIELO CHE SI FA PRATO, CON LE STELLE CHE SI TRAMUTANO IN LUCCIOLE»KHALIL GIBRAN Con la poltrona Alice di Edra, concepita sia per interni sia per esterni, il designer e artista Jacopo Foggini gioca con la luce oltre che con il colore. Il filo plastico di policarbonato traslucido è in tinte fluo (verde acceso, blu petrolio/giallo limone e rosa fucsia) e viene intrecciato con cinque metri di luci Led per illuminare la seduta dall’interno, trasformandola in una piccola installazione d’arte. La poltrona, pezzo unico, è leggera e la sua trama è visibile grazie alla semitrasparenza del materiale.…

RISCHIARATA È LA NOTTE

SAPER TIRARE LA CORDA

«IN OGNI PASSEGGIATA NELLA NATURA L’UOMO RICEVE MOLTO DI PIÙ DI CIÒ CHE CERCA»JOHN MUIR La famiglia di prodotti Stankar (divano, poltrona, poltrona a dondolo e tavolo basso) ha una struttura che sembra “sospesa” grazie agli elementi in corda, come i tiranti, che si agganciano a un telaio metallico che cinge lo schienale, delineando il profilo curvilineo di sedute e tavolo. Gli intrecci, alla base dell’intero progetto, sono realizzati in canapa naturale e fili di lurex che danno un tocco glam. Il tavolo basso ha lo stesso telaio e la struttura in corda a sezione conica, con il top sagomato in pietra lavica. FLEXFORM Mediterraneo + Scandinavia Echoes Outdoor è la famiglia di sedute disegnata da Christophe Pillet che unisce suggestioni mediterranee e nordeuropee. La struttura è in acciaio inox, la seduta e lo…

SAPER TIRARE LA CORDA

Mai come nell’ultimo anno abbiamo imparato ad apprezzare la vita all’aria aperta, anche quella in un semplice terrazzo. Rail, concepito per rispondere a questa esigenza, è un lettino leggero e facilmente spostabile perfetto da collocare anche in piccoli spazi, come un balcone o un giardinetto. Ha forme semplici, con una struttura in alluminio verniciato e gambe in acciaio inox inclinate dal taglio obliquo. Seduta e schienale sono in textilene, il cuscino in poliuretano espanso drenante è rivestito in tessuto idrorepellente e resistente ai raggi UV.…

STILE INDUSTRIALE

Plaza è una collezione di grès porcellanato per pavimenti in quattro colori. Adatto sia all’indoor sia all’outdoor, in spazi residenziali e commerciali,è ottenuto con il 40% di materiale riciclato e ha finitura antiscivolo StepWise. Grazie alla tecnologia antibatterica Puro, che elimina gli agenti contaminanti dalle superfici,è altamente igienico. Alla collezione si affiancano tre varianti di colore a rivestimento. PROMEMORIA In veranda Topazia, disegnata da Romeo Sozzi, ha la struttura in frassino rivestita in midollino tinto. I piedini sono in bronzo scuro liscio. Il tessuto del grande cuscino della seduta è adatto agli esterni. LUCEPLAN Mini-architettura Si ispirano agli edifici rurali norvegesi le lampade Fienile di Daniel Rybakken, ora in versione outdoor grazie a materiali che resistono agli agenti atmosferici. Un’architettura archetipica da giardino.…

STILE INDUSTRIALE

PRANZARE AL FRESCO

«SEDERSI ALL’OMBRA, IN UNA BELLA GIORNATA, E GUARDARE IN ALTO VERSO LE VERDI COLLINE LUSSUREGGIANTI, È IL MIGLIOR RIPOSO»JANE AUSTEN Disponibili in tre colori (Aubergine, Peacock e Pepper), la poltrona e la sedia della collezione Chopstick disegnata da Paola Navone per Janus et Cie sono intrecciate a mano con un motivo a “macro tessuto” che crea un dialogo giocoso tra antiche tecniche di tessitura e contemporaneità. Alle sedute, per completare l’offerta di un intero set conviviale, si aggiunge anche un tavolo, con un sorprendente piano in terrazzo (Luce Bianca Grande più chiaro o Grigio Tetra più scuro).…

PRANZARE AL FRESCO

56 METRI QUADRI

Largo fino a 8 metri, l’ombrellone Magnum di Poggesi può ombreggiare una superficie di 56 metri quadri, trasformando qualsiasi esterno in un’area living. La chiusura telescopica non obbliga a rimuovere gli arredi e la struttura in alluminio e acciaio rivestita con polveri termoindurenti lo rende particolarmente resistente. Il telo, personalizzabile, ha profili appositamente studiati per reggere raffiche di vento fino a 60 km/h.…

56 METRI QUADRI

Tempotest® lancia, nell’anno del suo centenario, 16 tessuti per tende da sole a basso impatto ambientale in termini di risparmio di acqua, energia e CO2: Tempo-test® Starlight® blue è la prima collezione di tessuti in PET riciclato e certificata GRS (Global Recycled Standard). Riciclando 328 bottiglie di plastica l’azienda realizza 21 metri quadri di tessuto elastico resistente alle trazioni e alle sollecitazioni, adatto a strutture di grandi dimensioni. ETHIMO Le déjeuner sur l’herbe (o quasi) Si trasforma in dining set, cioè in esperienza di vita all’aperto la collezione Rafael di Paola Navone, grazie ai tavoli da pranzo e alle poltroncine. Con piani asimmetrici e materiali tattili come il marmo e la pietra lavica smaltata in colori brillanti.…

CENTO PER CENTO PANORAMA

Il sistema scorrevole in alluminio ASE 67 PD (le ultime due lettere stanno per “Panorama Design”, e non a caso), con meccanismo di chiusura completamente integrato nell’anta, consente la massima libertà di progettazione. La soglia a filo pavimento si traduce in facilità di accesso, mentre la sezione centrale di soli 31 mm permette di massimizzare la superficie vetrata, facilitando la continuità visiva tra interni ed esterni. GABEL 1957 Spirito fashion La collezione di biancheria per la tavola Outdoor, articolata in set americani, tovaglie e runner, è ispirata al mondo della moda: righe, gessati, vichy, falsi uniti. E denim, tessuto evergreen. KEOPE In & Out 19 collezioni, 13 formati: il sistema di rivestimenti in grès porcellanato K2 è pensato sia per interni che per esterni, anche per superfici carrabili. Un confine che si dissolve garantendo continuità di…

CENTO PER CENTO PANORAMA

ESTETICA ED ERGONOMIA

Una forma semplice e avvolgente, ispirata alla corolla di un fiore o al collo morbido di una camicia: la poltroncina Emma Cross ha un design che accoglie e rilassa. All’intreccio in corda che riveste la struttura in alluminio della cesta si sovrappone il band in tessuto acrilico, che disegna con linee diagonali la superficie dello schienale. Un doppio intreccio che diventa un motivo caratteristico. CARL HANSEN & SØN Evergreen Il designer Børge Mogensen aveva progettato per sé questa Deck Chair alla fine degli anni ’60. Una sintesi felice di comfort, estetica e praticità: una volta piegata, l’ingombro è minimo. CRIDEA Colorama 27 tinte a catalogo e un rivoluzionario materiale soft per le sedute, i tavolini e i complementi disegnati da Jorge Herrera per Cridea, pensati per rendere ancora più vivibili gli spazi all’aperto.…

ESTETICA ED ERGONOMIA

RIPENSARE LA STORIA

È firmata dal designer Sebastian Herkner la famiglia di sedute Carousel (quattro versioni di poltroncina dining, tre di poltrona lounge, divano e pouf – oltre a due coffee table, quadrato e rettangolare). La struttura a cavalletto è in tubolare di alluminio su cui si innestano vari materiali per creare uno schienale accogliente. Tra questi, una moderna interpretazione del vimini che utilizza corde tessili colorate, ma anche un nuovo concetto di tessuto imbottito, realizzato con una tecnologia dell’industria automobilistica.…

RIPENSARE LA STORIA

TENSIONE DINAMICA

Disegnato da Giorgio Cattelan, il tavolo Gordon è un progetto giocato sui contrasti, anche concettuali. Immagine leggera e materiali resistentissimi, complessità formale che evoca le avanguardie artistiche del Novecento e linearità estrema. La base è una struttura in acciaio con verniciatura goffrata in bianco, titanio o grafite. Il piano è in ceramica effetto marmo e proposto in una varietà di forme: rotondo, quadrato, rettangolare (anche sagomato, come in foto) e può arrivare a grandi dimensioni (fino a 300x120 cm). B&B ITALIA Morbidezza sostenibile Borea è una collezione da esterni disegnata da Piero Lissoni. Sedute con struttura impilabile in alluminio e cuscini imbottiti in fibra 100% poliestere riciclato che avvolge un inserto in poliuretano. Tavolini con piano in pietra lavica smaltata.…

TENSIONE DINAMICA

NEL SEGNO DELLA LIBERTÀ

Maxime , Antille , Trinidad , Cookie : sono le proposte di Palazzetti per realizzare una cucina outdoor o un barbecue. Il concetto base è quello della modularità/componibilità: i diversi elementi sono abbinabili con la massima libertà, in modo da adattarsi alle esigenze di ognuno. Il catalogo propone barbecue, forno a legna, plancha per cottura a gas, lavello, ripiani di lavoro, contenitori aperti e chiusi, anche angolari. Tutti realizzati mantenendo un’unità di disegno, quindi facili da abbinare. Per un progetto davvero su misura.…

NEL SEGNO DELLA LIBERTÀ

La struttura delle sedute Strappy (sedia o chaise longue con poggiapiedi) è minimale, in tubolare di acciaio inox. Cinghie imbottite e braccioli nascondono un’anima in alluminio, che dà rigidità alla forma. Il rivestimento, in più, può essere facilmente rimosso per la pulizia o per riporre le poltrone.…

ASSETTO VARIABILE

Al cuore della pergola bioclimatica Kedry Skylife c’è una grande innovazione tecnica:il tetto a lame mobili retrattili,che permette di regolare l’intensità della luce e la ventilazione.Con un unico movimento le lame ruotano e arretrano, in apertura e chiusura. Totalmente modulare, riesce a coprire metrature importanti con un impatto estetico minimale. E può essere gestita da remoto grazie a una app. REFIN Effetto pietra Blended Out 2.0 è una collezione di rivestimenti in grès porcellanato (per interni o esterni) dove segni, sfumature ed effetti materici si sovrappongono creando un’immagine 100% naturale. ILLULIAN Senza limiti La raffinatezza di un tappeto anche all’aria aperta: è l’idea di Illulian, che oggi per la realizzazione (100% manuale) dei modelli del suo catalogo propone anche nuove fibre sintetiche ad alta performance.…

ASSETTO VARIABILE

Sun Sails Defense è una struttura ombreggiante di derivazione nautica, realizzata dall’azienda emiliana in acciaio inox e dotata di vela orientabile, che si avvolge in pochi secondi tramite radiocomando o manualmente. Nella versione motorizzata, la vela è dotata di anemometro per la chiusura automatica in caso di vento forte. Il telo di serie è realizzato in Dacron®, un poliestere intrecciato di derivazione nautica sottoposto a trattamento di protezione dai raggi UV.…

La serie di sedute Arpa – poltrona, pouf e divano – nasce dalla collaborazione tra Renzo Mongiardino e Mario Bonacina. Insieme hanno rielaborato alcuni modelli originali anni ’20, conservati nell’archivio dell’azienda. Un design che evoca un’epoca di eleganza, caratterizzato da forme fluide e ricco di riferimenti al mondo naturale e botanico. Pezzi senza tempo che oggi, grazie a materiali altamente performanti, vengono ripensati per l’uso all’aria aperta. GIBUS Microclima su misura Varia è una pergola bioclimatica che permette di vivere il sole e la luce tutto l’anno grazie a una serie di tecnologie, come la copertura a lame orientabili da 0° a 120°, che consente di gestire il flusso d’aria e di luce e proteggere in caso di pioggia.…

PICCOLO È BELLO

«ORA IO VEDO IL SEGRETO DELLA COSTITUZIONE DELLE PERSONE MIGLIORI: CRESCERE ALL’ARIA APERTA, MANGIARE E DORMIRE IN ARMONIA CON LA TERRA»WALT WHITMAN Con i suoi 38,5 centimetri di altezza il tavolino d’appoggio Pop, progetto di Raffaello Galiotto per Nardi, è un oggetto che si presta a molteplici usi in esterni. Realizzato in resina fiberglass e leggerissimo (2,5 kg), è pensato per essere spostato o trasportato con la massima facilità. Alle due barre sotto il piano si aggancia una ulteriore superficie d’appoggio, estraibile e da utilizzare anche come vassoio. Riciclabile al 100%, è proposto nei colori bianco, antracite, tortora e caffè.…

PICCOLO È BELLO

All’interno di Green Tech, azienda nata alla fine del 2017, lavorano architetti, agronomi e ingegneri. Una squadra che insieme progetta e realizza giardini dove il design è l’elemento caratterizzante. Tutti i loro interventi sono caratterizzati dall’applicazione di nuove tecnologie legate alla sostenibilità ambientale: soluzioni green che puntano allo sviluppo di un’economia circolare, con conseguente abbattimento dei costi di produzione, realizzazione e manutenzione.…

PIACERI CONDIVISI

Acciaio verniciato con polveri epossidiche e pietra piasentina per Modulnova Outdoor , sistema cucina per esterni che oltre alla classica griglia da barbecue può essere attrezzato anche con forno a legna, friggitrice, piastra teppanyaki e piastra a induzione. Completano il sistema due zone di contenimento, uno spazio per il lavaggio, uno per la refrigerazione, una macchina per la produzione del ghiaccio e una vasca utilizzabile anche come rinfrescatoio.…

PIACERI CONDIVISI

Cammina sul sentiero di ghiaia. Può sentire l’acqua che gocciola dall’urna di pietra. Si ferma, aspetta, trattiene il respiro finché si sente più stabile. Dopo un momento di immobilità, avanza di nuovo. I fiori di ciliegio sono in piena fioritura. L’aria è pregna del loro colore. Il suo vecchio cuore si spalanca. Il giardino è invaso della sua presenza assente. Ricorda gli anni in cui lei ha faticato per creare questo spazio. Può ancora vedere quella speciale inclinazione della testa: quella che aveva imparato a conoscere così bene. All’inizio era stato scettico. Conosceva la terra dell’Irlanda occidentale molto meglio di lei. O così credeva. Si dirige verso la panchina di legno che lei aveva collocato sotto la tenera ombra dei salici. Un salice per la resilienza, le piaceva dire. Ama essere circondato…

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